di GIUDITTA CASTELLI –
Incontro con il professor Roberto Ciferni dell’ Asd Stella del Mare ideatore del Progetto EMI360
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La scuola italiana dà troppo poca attenzione all’educazione motoria del bambino (un’ora a settimana), e anche le risorse sono davvero poche. A tal proposito il progetto del professor Roberto Ciferni esce fuori dagli schemi usuali del “giocosport” portato avanti nelle scuole, in quanto affronta l’educazione motoria a 360 gradi, l’unico vero approccio che possa assicurare il benessere fisico e psichico del bambino. Collaborano il CSI (Centro Sportivo Italiano) e uno Staff di Laureati in Scienze Motorie composto da Roberto Ciferni, Paolo Rosati, Stefano Silvestri, Arianna De Angelis, Alessandra Croci. L’associazione ASD Stella del Mare opera presso la palestra delle Scuole Miscia – Manzoni di Via Ferri e nella Palestra della Scuola Primaria Moretti. Alla base del Progetto EMI360 (Educazione Motoria Infanzia a 360 gradi ) c’è la certezza che un progetto formativo debba sviluppare non solo la sfera organica (il corpo), ma anche tutte le altre che definiscono l’individuo: la sfera sociale, affettiva/emotiva, cognitiva. Un percorso extrascolastico di movimento e divertimento che influisce in modo determinante sulla prevenzione e sul recupero del disagio giovanile in generale e scolastico in particolare.
Professor Ciferni, quali sono gli obiettivi che EMI360 si propone?
Innanzitutto la nostra associazione utilizza lo sport come strumento e non come fine . EMI360, nel I ciclio (4-7 anni) curerà l’acquisizione e la strutturazione di tutti gli schemi motori di base attraverso giochi divertenti. Nel II ciclo (7-10 anni), curerà l’avviamento alla pratica sportiva secondo il principio della multidisciplinarietà.
Qual è la sua opinione riguardo l’avviamento dei bambini piccoli ad uno sport?
Sono naturalmente contrario alla precoce specializzazione sportiva. Solo all’età di 10/11 anni un allievo potrà scegliere con piena consapevolezza in quale ambito sportivo vorrà specializzarsi. E se avrà curato precocemente il suo bagaglio motorio sostenuto dalla multidisciplinarietà, avrà un’ampia possibilità di successo.
EMI360 è anche un progetto per l’inclusione sociale?
Sì, il progetto prevede un percorso di inclusione sociale con bambini diversamente abili, un percorso di educazione alimentare secondo le direttive CONI, giornate in montagna con le famiglie per un primo e divertente approccio con la neve. Inoltre abbiamo avviato un progetto per giovani vittime del Drop Out Sportivo e un nuovo progetto per i disabili nello sport.
Che differenza c’è fra gli istruttori sportivi e gli insegnanti di educazione fisica?
La formazione. Gli istruttori di un qualsiasi sport prendono il patentino nel giro di qualche mese, mentre gli insegnanti di educazione fisica si formano in 3/5 anni, ed acquisiscono una formazione non solo tecnica ma anche psicologica, pedagogica e metodologica.
In conclusione, il progetto EMI360 è operativo settimanalmente?
Sì, da settembre a maggio con quattro lezioni di educazione motoria e sport in palestra (Miscia – Manzoni di Via Ferri e Moretti); una lezione di nuoto con giochi in acqua per il I ciclo, scuola nuoto per il II ciclo (Piscina Heart Beat), una lezione di scuola calcio (Circolo Sportivo Dopolavoro Ferroviario). L’orario? 16,30/18,30. È attivo un servizio bus navetta su richiesta, e c’è anche la possibilità di scegliere a quali lezioni partecipare. Appuntamenti: Miscia-Manzoni (martedì e venerdì); Moretti (lunedì e giovedì); Scuola Calcio al Circolo Dopolavoro Ferroviario (mercoledì), nuoto (dal lunedì al venerdì). Info: 387051720.