di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –
Tutti noi fans de Le iene aspettavamo il suo ritorno alla conduzione da mesi, da quando si era improvvisamente sentita male nella hall di un albergo a Trieste e aveva perso i sensi senza un’apparente motivazione. Nadia Toffa è tornata a sedersi accanto ai colleghi Nicola Savino e Matteo Viviani ieri sera e ha deciso di condividere pubblicamente quanto le è realmente successo. «Ci sono cose molto importanti che voglio dire e mi sono presa degli appunti» ha esordito tenendo stretto fra le mani un foglio dove ha scritto a penna le cose che contano, quelle che vanno oltre il semplice bollettino medico. Ha gli occhi lucidi e la voce che trema per l’emozione. «Ho avuto il cancro. Mi sono operata, ho fatto la chemio e la radio e ora sto bene, ma quello che veramente voglio dirvi è altro».
Trentotto anni, un fisico esile ma una personalità tosta, vitale e coraggiosa, l’abbiamo vista come inviata per tanti servizi importanti. Da Taranto e dall’Ilva, dalla Terra dei fuochi, ha intervistato persone malate costrette a vivere in realtà fortemente inquinate, ma ha anche inseguito pseudo medici, ciarlatani, santoni e guaritori che promettono cure miracolose, pomate, acque benedette e approfittano della disperazione e del dolore della gente nel momento di maggiore fragilità. Ed è proprio per questo che ci tiene a ribadire, più convinta che mai, «Il cancro si cura solo con la chemio e la radio».
Indossa un paio di scarpe col tacco, rosse come il top che spunta dal completo giacca pantalone rigorosamente nero, si lascia abbracciare dall’applauso caloroso del pubblico e sorride felice perché non c’è niente di cui vergognarsi nella malattia, nel corpo che cambia, nel cambiamento del peso, nei capelli finti perché quella che indossa è una parrucca «ma sono capelli più belli dei miei». Spesso si tende involontariamente a mostrare una delicatezza fuori dal comune con chi ha avuto o sta combattendo un cancro, senza pensare che invece ciò di cui ha più bisogno è la normalità, il buon umore, il sorriso. «Continuate a prendermi in giro, quando mi incontrate criticatemi se non vi è piaciuto un servizio. Non trattateci da malati, siamo di guerrieri». Hai proprio ragione Nadia, chi combatte contro il cancro è un fico pazzesco!