di EUGENIO DE ANGELIS –
VENEZIA – Sarà il visionario cineasta gallese Peter Greenaway l’ospite d’onore dell’ottava edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il cui programma è stato presentato alla conferenza stampa di ieri dalla direttrice artistica e organizzativa Roberta Novielli, accompagnata dal prorettore alle Attività Culturali dell’Università Ca’ Foscari Flavio Gregori e dal cineasta giapponese Hiroki Hayashi che sarà tra i membri della giuria del Concorso Internazionale. Lo “Short”, che si svolgerà dal 21 al 24 marzo all’Auditorium Santa Margherita di Venezia e il cui manifesto è stato realizzato dal maestro Giorgio Carpinteri, può fregiarsi di essere il primo festival cinematografico in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università.
Da sempre momento centrale e principale ragion d’essere della manifestazione è il Concorso Internazionale che è diventato negli anni una delle principali vetrine internazionali a dare spazio a cortometraggi realizzati da studenti di università e scuole di cinema provenienti da tutto il mondo. Le 30 opere in Concorso quest’anno rappresentano infatti ben 26 paesi: dagli Usa all’Australia, dalla Bielorussia al Sud Africa, dal Costa Rica all’Uzbekistan, passando per Indonesia, Venezuela, India, Hong Kong e molti altri, Italia compresa. Uno dei temi ricorrenti di quest’anno è il rapporto tra madre e figlio – un tema tanto universale quanto particolare nelle sue infinite declinazioni. Tra le opere che trattano l’argomento c’è Eric del regista ungherese Hakan Sagiroglu, con la tragica ricerca del figlio da parte di una madre che deve fare i conti col proprio passato, così come The Life of Ana di Mlu Godola (Sud Africa), nel quale è la madre stessa a mettere in pericolo la vita del figlio e per salvarlo dovrà prendere decisioni difficili. Ancora più drammatica è la situazione nel messicano Don’t Pass Through San Bernardino di Hugo Magaña, nel quale una donna non si fermerà davanti a nulla pur di arrivare alla verità sulla morte del figlio. Due i corti italiani in gara: Pipinara di Ludovico Di Martino che si svolge sullo sfondo dell’omicidio di Pasolini ed è incentrato su due giovani ladruncoli del litorale romano e Adavede di Alain Parroni, nel quale la ricerca di un caricabatteria diventa il pretesto per un viaggio tra campagna e periferie che porterà a galla ricordi sepolti. La giuria chiamata ad assegnare i premi per le opere in Concorso è formata da tre registi: l’italiana Roberta Torre, il giapponese Hayashi Hiroki e il polacco Marcin Bortkiewicz, ai quali è dedicato anche un programma speciale che prevede la proiezione di alcune loro opere, come spezzoni tratti da Riccardo va all’inferno di Torre, candidato a 5 David di Donatello.
Ad accompagnare il Concorso ci saranno programmi speciali, omaggi e masterclass che vedranno protagonisti alcuni ospiti di grande prestigio, a cominciare dal già citato Peter Greenaway, che terrà una masterclass durante la quale presenterà video tratti dai suoi lavori. Attivo sin dagli anni sessanta Greenaway è diventato presto celebre per le sue pellicole provocatorie e dall’estetica ricercatissima come I misteri del giardino di Compton House (1982), presentato a Venezia, Giochi nell’acqua (1988), vincitore a Cannes del premio per il miglior contributo artistico e il controverso Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989). Ha raggiunto negli ultimi anni uno stile quasi pittorico (Goltzius and the Pelican Company, 2014) che ben si sposa con le sue installazioni artistiche come la serie Nove dipinti classici rivisitati.
Altro ospite di rilievo è l’animatore statunitense Robb Pratt, storico collaboratore della Disney ma anche regista indipendente, che svelerà i segreti dell’animazione in una imperdibile masterclass. La personale dedicata all’indiana Gitanjali Rao permetterà di scoprire il mondo di una delle più importanti registe d’animazione indiane con la proiezione di cinque cortometraggi; altrettanto interessante è il focus sul regista giapponese Shutaro Oku che mescola brillantemente cinema e teatro avvalendosi di tutte le tecnologie disponibili e che presenterà in anteprima mondiale Nigorie, opera girata tra Tokyo e Venezia. Si rimane in Estremo Oriente per East Asia Now, programma che propone alcuni dei corti più bizzarri e sperimentali prodotti nell’ultimo anno tra Giappone, Corea, Taiwan e Filippine. All’interno del programma uno spazio sarà dedicato anche al Dong Film Fest, festival che si offre come ponte tra Cina e Italia. Nel centocinquantesimo anniversario della fondazione di Ca’ Foscari non può mancare un programma a essa dedicato, con la presentazione del video concorso a tema e la proiezione di alcune opere realizzate da studenti cafoscarini. Giannalberto Bendazzi, massimo esperto mondiale d’animazione, sarà invece protagonista di un workshop in occasione della presentazione della sua nuova colossale opera: Animazione. Una storia globale. Spazio anche al mondo delle webserie con un programma dedicato a Lobagge, pillole ironiche sul cinema indipendente italiano, accompagnate da altri due progetti dagli stessi autori. Si celebra poi la conclusione del primo ciclo del Master in Fine Arts in Filmmaking di Ca’ Foscari con la proiezione di opere prodotte dai suoi studenti durante l’anno di studi. Lo sguardo al passato quest’anno è affidato a Fantastica scienza, una preziosa raccolta di materiali video del primo Novecento dedicati alla scienza. Si rinnova inoltre l’appuntamento con Lo sguardo sospeso, il programma dedicato alla video-arte italiana più recente, quest’anno incentrato sulla transitorietà del reale e sul complesso rapporto tra uomo e natura. Una collaborazione stabile e duratura è anche quella con il VideoConcorso Pasinetti che propone quest’anno una selezione di booktrailer realizzati da registi giovanissimi. Due sono invece i concorso collaterali che andranno ad affiancare quello principale: il Premio “Olga Brunner Levi”, giunto alla sua quinta edizione e rivolto a studenti liceali di tutto il mondo, e il Music Video Competition, concorso internazionale per video musicali realizzati da studenti di cinema e università. Ad impreziosire la tradizionale cerimonia di chiusura durante la quale saranno premiati tutti i vincitori, ci sarà un affascinante spettacolo di shadow art offerto da due dei più importanti artisti di questa particolare tecnica d’animazione con le ombre: Carlo e Simona Truzzi. Per scoprire tutte le opere in programma e gli ospiti presenti a questa ottava edizione è possibile consultare il sito dello Short: http://cafoscarishort.unive.it/