di ROSITA SPINOZZI –
RIPATRANSONE – Doppio evento e doppio successo per l’attivissimo Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Ripatransone che, lunedì 5 marzo, ha partecipato alla rassegna gastronomica “Stoccafisso senza frontiere”, manifestazione conclusiva di “Tipicità”, vero e proprio festival del made in Marche che si è svolto dal 3 al 5 marzo a Fermo. Un evento nell’evento, dunque, che oltre a chiudere la serata finale di “Tipicità, ha visto l’associazione ripana conseguire ampi consensi. Il Museo ha infatti portato al “Giro d’Italia dello stocco” – un mix di ricette che rispecchiano le diverse comunità che abitano la penisola, dal Trentino alla Sicilia – la sua ricetta tipica dello “stoccafisso in salsa”, nota specialità culinaria ripana tradizionalmente preparata per la festa di Sant’Antonio, realizzata dallo chef Alessandro Capecci, storico collaboratore dell’Associazione Ripana. Il risultato? Grande apprezzamento da parte degli invitati e soddisfazione del presidente Angelo Serri che, dopo aver presentato il Museo come una new entry, ha salutato la presidente Anna Stacciarini, augurandosi che la partecipazione a “Tipicità” possa essere considerata l’inizio di una lunga collaborazione.
Altro importante iniziativa per il Museo della Civiltà Contadina si è sviluppata sabato 10 marzo, presso la sede che si trova nelle ex Cantine Cardarelli site lungo la Circonvallazione che costeggia la Città di Ripatransone. Per celebrare la festa della donna, si è svolto l’incontro “Donne, Economia e Società delle Marche” a cui ha partecipato, in qualità di relatrice, la professoressa Olimpia Gobbi che di recente ha pubblicato il libro “Emancipazione delle donne nelle Marche del sud. Lavoratrici, monache e migranti fra Settecento e primo Novecento”. Gobbi ha illustrato il ruolo “imprenditoriale” silenzioso, ma imprescindibile, svolto dalle donne nella trasformazione dell’economia e della società marchigiana. La seconda parte dell’incontro è stata dedicata a un dibattito e un confronto con le donne presenti. Molti gli interventi e tutti di grande spessore e attualità. La manifestazione, organizzata in maniera estemporanea e sperimentale dal Consiglio Direttivo del Museo, ha sorpreso gli stessi organizzatori per aver suscitato una così grande partecipazione e notevole interesse. Al termine il Museo ha offerto agli ospiti un aperitivo a base di lonza, pane con il pregiato olio locale, e l’immancabile vino prodotto dai soci.