di PIERO CESANELLI *
MACERATA – Fabrizio Frizzi era il “nostro” volto, ci ha accompagnato per nove anni nelle serate allo Sferisterio, scrivendo insieme a Musicultura alcune tra le pagine più belle della musica italiana. Ci uniamo al profondo dolore della famiglia, piangendo al tempo stesso la scomparsa del gran Signore della televisione italiana Fabrizio Frizzi, con cui l’anno scorso abbiamo raggiunto e vissuto insieme l’apoteosi della diretta in simulcast di Rai1 e Radio1: era davvero raggiante per questo.
Mettiamo nel conto della nostra vita che le persone care possano venire a mancare, perché questo finale è contemplato dalla nostra esistenza; ma alcuni amici, malgrado non ci siano più, sono e saranno sempre presenti con un atteggiamento amichevole, rassicurante, direi anche protettivo. Così era ed è anche oggi Fabrizio Frizzi per Musicultura, per la musica d’autore e per tutta la città di Macerata. Definirlo un amico sarebbe molto riduttivo e non esalterebbe, come va fatto, le sue gigantesche qualità professionali. Abilissimo conduttore, grande esperto della buona musica, anche per tradizione di famiglia, risolutore intelligente di qualsiasi problema possa sorgere per esempio da una stringata diretta televisiva sapeva mescolare questi aspetti professionali ad una raffinata semplicità, un amore totale verso il prossimo. Grande sostenitore di Musicultura ci teneva a sottolineare che la nuova linea musicale passava proprio di lì come era orgoglioso di aver tenuto a battesimo i nuovi rappresentanti della canzone d’autore. L’Arena Sferisterio potrà annoverare tra i suoi più bei ricordi la figura di un grande artista, perché tale era Fabrizio, che sempre riuscita ad essere persona oltre che personaggio.
*Piero Cesanelli, Direttore Artistico di Musicultura