di ROSITA SPINOZZI –
Ci sono storie di vita quotidiana che a volte assumono un po’ i toni di una fiaba a lieto fine. Fa bene al cuore sapere che dopo quarant’anni un nutrito gruppo di amici è riuscito ad incontrarsi per vivere insieme un “amarcord”, all’insegna dei ricordi del passato e del bel periodo trascorso insieme, con annessa passeggiata tra i boschi del Monte Ascensione, affaccio su Ascoli e lago di Porchiano. I protagonisti di questa allegra rimpatriata sono i partecipanti del primo corso di judo a Ripeberarda, un ex comune italiano della provincia di Ascoli Piceno, oggi frazione di Castignano. Facciamo un balzo indietro nel tempo. Correva l’anno 1978 e a Ripaberarda non era possibile praticare alcuno sport per mancanza di impianti sportivi. C’era soltanto un campetto parrocchiale in terra che non era praticabile d’inverno. Il direttivo del locale Circolo Acli, in collaborazione con il parroco don Giuseppe Marucci, ebbe la lungimiranza di trasformare il teatrino parrocchiale in una piccola palestra, per poi contattare il maestro Mauro Martini, cintura nera, che gestiva ad Ascoli una scuola di judo molto frequentata. L’obiettivo? Organizzare un corso di judo in paese.
Grazie alla collaborazione del presidente provinciale U.S. Acli, Erminio Lelli, venne chiesto e ottenuto il riconoscimento del Coni di Centro Olimpia per giovani fino ai 15 anni. Il corso si rivelò un successo: si iscrissero più di sessanta persone, quasi il 10% degli abitanti del paese. Gli allenamenti vennero svolti in diversi turni perché la palestra non aveva spazio sufficiente. Nell’estate del 1979 arrivò la partecipazione ai Campionati Nazionali U.S. Acli, presso il centro sportivo San Michele di Roma: gli atleti di Ripaberarda conquistano 10 titoli su un totale di 37 in palio.
La bellissima esperienza sportiva proseguì ancora per qualche anno, seguita dal trasferimento in un locale più ampio come la casa in costruzione del signor Giovanni Merletti. Ma l’aspetto più rilevante di questa storia è che, constatato il reale bisogno di una palestra, vennero fatte richieste al Comune di Castignano e, in tempi brevi iniziarono i lavori – già nel 1981- grazie all’operato del vicesindaco Gaetano Antonini e don Giuseppe Marucci, che vendette al Comune un appezzamento di terra della parrocchia, permettendo di finanziare e realizzare il Palazzetto Olimpia di Ripaberarda. Un impianto che, ancora oggi, è considerato uno dei migliori nei paesi dell’entroterra piceno.
All’incontro che, dopo quarant’anni, si è svolto nel mese di aprile hanno partecipato non solo gli “atleti”, ma anche il presidente provinciale U.S. Acli Giulio Lucidi, che ha voluto ribadire l’importanza di ricordare la propria storia e le proprie origini, oltre alle iniziative che si sono sviluppate nel corso degli anni. Una giornata, dunque, all’insegna non solo dei ricordi ma anche dell’amicizia e della solidarietà che ha unito nel tempo tutti i simpatici protagonisti di questa piacevolissima giornata vissuta tra le bellezze naturali del Piceno. Lo sport ha un alto valore perché, oltre al suo aspetto salutare, crea aggregazione ed è promotore di grandi amicizie come quella che ha fatto brillare gli occhi dei protagonisti di questo indimenticabile incontro. Il tempo scorre, ma gli affetti veri restano. E sanno anche ritrovarsi.
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