Ascoli Piceno rilancia la lirica in sinergia con Fermo, Macerata e Fano

di REDAZIONE –

Per la prossima stagione sono state già previste tre opere importanti: “Il Trovatore”,
“Così fan tutte”, “Falstaff”. Il sindaco Castelli: «Proposte migliorate attraverso la capacità di fare squadra» –

ASCOLI PICENO – La Fondazione Rete Lirica delle Marche ha presentato oggi ad Ancona il proprio programma triennale 2018-2020 ed ha annunciato le opere liriche che verranno svolte nel corso della stagione 2018-2019. Questa Fondazione nasce su impulso del Comune di Ascoli insieme a Fermo, Macerata e Fano, traendo spunto dall’esigenza di mettere insieme le realtà più significative della regione e valorizzando, altresì, il contributo qualitativo garantito dall’associazione Arena Sferisterio, dal Rossini Opera Festival e dalla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche. «La Fondazione per la Lirica è la dimostrazione plastica che anche nelle Marche quando l’iniziativa parte dal basso ed è accompagnata da un progetto ogni risultato è possibile – dichiara il sindaco di Ascoli, Guido Castelli –  Grazie alla Fondazione Rete Lirica delle Marche, nel trienno 2015-2017, sono stati raggiunti obiettivi molto importanti come la realizzazione di ben sei titoli d’opera e l’ottenimento di contributi da parte del fondo unico per lo spettacolo, con un aumento del 43% e successi di incassi e di pubblico pagante. Nel trienno 2018-2020 si registrerà, inoltre, la nascita di un vero e proprio cartellone lirico regionale invernale da ottobre a marzo». Per la prossima stagione sono state già previste tre opere importanti a partire da “Il Trovatore” di Verdi, prodotto ad Ascoli con anteprima giovedì 4 ottobre e recita sabato 6 ottobre. Poi spazio a “Così fan tutte” di Mozart con anteprima ad Ascoli giovedì 29 novembre e recita sabato 1 dicembre per poi finire con “Falstaff” di Verdi, con anteprima ad Ascoli il prossimo 14 febbraio e recita sabato 16 febbraio. «Il valore culturale di Ascoli è esaltato da diverse iniziative. Possiamo dire, con orgoglio, di aver rilanciato la nostra lirica dopo tanti anni di precarietà – aggiunge il primo cittadino – Ora abbiamo messo in campo, grazie anche all’apporto del sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi, un programma che attraverso la Fondazione riesce ad ottenere risultati significativi anche sul fronte dei costi. Ascoli non arretra sul fronte della cultura e del bel canto, siamo riusciti a passare da due a tre titoli. Un ringraziamento particolare va anche a Paola Izzi che, per conto del Comune di Ascoli, è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Rete Lirica delle Marche – conclude Castelli – Attraverso la capacità di fare squadra abbiamo fornito un esempio concreto di come si possano migliorare le proposte nel rispetto dell’identità di ciascuno».

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