Appello dei ripani ai nuovi candidati: «Non vendiamo la palazzina ex Mattatoio». Ecco i motivi

Il fabbricato ottocentesco “ex Mattatoio” di proprietà comunale

di ROSITA SPINOZZI –

RIPATRANSONE – Un gruppo di cittadini ripani è venuto a conoscenza della messa in vendita all’asta del fabbricato ottocentesco “ex Mattatoio” con corte annessa di proprietà Comunale, inserito nel piano delle alienazioni comunali e incluso nel bilancio. Tale immobile, di particolare stile architettonico, è in buono stato di conservazione ed è ubicato nelle vicinanze del Duomo, in una posizione alquanto strategica con panorama mozzafiato e prospiciente la circonvallazione Cuprense.

«Questa scelta a nostro avviso risulta immotivata – affermano all’unisono i suddetti cittadini ripani – in quanto l’edificio ha molteplici potenzialità di sviluppo: può infatti essere utilizzato per svariati scopi sociali (sede di biblioteca, associazioni ed altro); turistici (come punto di informazione e promozione, sale espositive, musei specifici a tema), pubblici servizi (uffici per i vigili urbani, ampliamento di attività della Bottega del Vino con ristorazione), attività a vantaggio dell’intera comunità. Pertanto non è opportuno, né corretto, pensare alla sua alienazione con l’unico scopo di fare cassa».

Ma non finisce qui, perché secondo il gruppo ripano, “la vendita, per come è stata prevista, compromette l’utilizzo dell’unico spazio esistente nel centro storico, necessario per la sosta di pullman, in particolare quelli turistici”.

«A nostro parere ribadiamo che un bene pubblico di tali caratteristiche e unicità non dovrebbe essere assolutamente ceduto – continuano – anche perché costituisce l’ultimo immobile comunale da sfruttare con fini diversi per un reale e utile sviluppo di Ripatransone. Ci rivolgiamo ai futuri amministratori affinchè prendano in considerazione tale appello, sperando che si possano evitare decisioni prese in modo non lungimirante».

In conclusione, per il compatto gruppo di cittadini ripani, sarebbe un “delitto” toccare la palazzina ottocentesca “ex Mattatoio”. E fanno sapere, a mezzo stampa, che confidano nel buon senso dei nuovi candidati a cui rivolgono l’accorato appello di “salvare” lo storico fabbricato.

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