di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A distanza di trentasette anni il rogo del Ballarin è una ferita ancora aperta nel cuore di tutti i sambenedettesi. Impossibile non pensare oggi, 7 giugno, a quanto accadde nello stesso giorno del 1981, quando le fiamme avvolsero lo stadio spezzando per sempre i sogni delle giovani Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni. «In questa giornata la memoria dei sambenedettesi ritorna al 7 giugno 1981, al dramma di una tragedia collettiva che fu doppiamente crudele perché derivò da una festa» afferma il sindaco Pasqualino Piunti «La gioia si trasformò in dramma, la felicità per il raggiungimento di un traguardo sportivo che era anche traguardo di popolo si tramutò in disperazione. L’impeto devastante del fuoco del Ballarin entrò nelle case di tantissime famiglie che tutt’oggi portano, nel corpo come nella mente, i segni della sciagura. A loro va il pensiero affettuoso dei sambenedettesi, un particolare abbraccio lo riserviamo ai parenti di Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni. I loro vent’anni sfiorirono su quelle gradinate, il loro ricordo non sbiadirà mai».
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