di REDAZIONE –
L’edizione 2018, dal 29 giugno al 13 agosto, presenta ventitré appuntamenti ospitati in luoghi suggestivi e di grande fascino –
Si rinnova per il ventesimo anno consecutivo l’appuntamento estivo con il TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli ad un ampio uso dall’impegno congiunto di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i Comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Corinaldo, Cupra Marittima, Fabriano, Falerone, Fano, Grottammare, Macerata, Matelica, Monte Rinaldo, Pesaro, San Severino Marche, Urbisaglia. L’edizione 2018 – dal 29 giugno al 13 agosto – presenta ventitré appuntamenti ospitati in luoghi suggestivi di grande fascino.
L’inaugurazione il 29 giugno è al Teatro Gentile di Fabriano con Marco Paolini in U. Piccola Odissea tascabile, un’Odissea ridotta a un oratorio diviso in movimenti, rapsodie e ballate. “Ho scritto questa sintetica Odissea quindici anni fa e da allora l’ho letta e suonata di tanto in tanto, sia da solo che in compagnia”, afferma Marco Paolini. È un viaggio di grande fascino nell’Iliade quello proposto con il progetto di Sergio Maifredi Iliade un racconto mediterraneo prodotto dal Teatro Pubblico Ligure. “Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo, la prima guerra mondiale, il mare con le terre conosciute intorno, tremila anni fa. Iliade è l’archetipo, il paradigma delle guerre che verranno”, scrive Sergio Maifredi. La narrazione orale di questa affascinante opera è affidata il 1 luglio a Valerio Massimo Manfredi con Iliade la prima guerra mondiale al Teatro Romano Helvia Recina di Macerata e il 28 luglio a Tullio Solenghi con Il duello per Elena all’Area Archeologica La Cuma di Monte Rinaldo. Il Bagno della Regina di Grottammare ospita dal 3 luglio tre conferenze-spettacolo: la prima, Ulisse in viaggio nel tempo con Valentina Illuminati e Lucilio Santoni è un’indagine sulla figura dell’eroe omerico nelle metamorfosi da lui assunte nei secoli; Il Liber di Catullo tra dimensione lirica e modernità letteraria con Yamina Oudai Celso ed Edoardo Ripani il 24 luglio offre un ritratto del più grande poeta romano dell’amore e per finire il 13 agosto Giorgio Colangeli e Lucilio Santoni in Come amavano i latini offrono una cavalcata fra le più belle poesie d’amore della latinità. Donne al Parlamento, lettura scenica degli allievi del Laboratorio Teatrale diretto dall’attore-regista Stefano Artissunch, è in scena al Teatro Romano di Ascoli Piceno il 6 luglio. Il gruppo di allievi, incuriosito dalla carica eversiva nonché satirica e ironica di Aristofane, restituisce le suggestioni tipiche della commedia classica, giocando con immagini e simboli frutto del lavoro di improvvisazione guidata su musica e suoni. Il 10 luglio il TAU fa tappa ad Ancona al Museo Archeologico Nazionale delle Marche con Medee, drammaturgia e regia di Matteo Tarasco che afferma: “abbiamo scelto di raccontare il mito di Medea con il testo Medee, una drammaturgia desunta da Apollonio Rodio Argonautiche, Seneca Medea, Ovidio Eroidi, Franz Grillparzer Il Vello d’oro, Heiner Muller Materiali per Medea, Christa Wolf Medea voci. Riteniamo che il ritorno alla Grecia per noi esseri umani dell’occidente del terzo millennio sia fondamentale perché la Grecia rappresenta la nostra radice inalienabile”. L’11 luglio al Teatro Romano di Ascoli Piceno e il 19 luglio all’Anfiteatro Romano di Urbisgalia Paolo Cevoli “racconta la Bibbia” con la consueta ironia che lo contraddistingue, rileggendone le storie come una grande rappresentazione teatrale dove Dio è il “capocomico” che convoca come interpreti i grandi personaggi de “il libro dei libri, il best seller dei best sellers” come lo definisce lo stesso Cevoli. Ember è un viaggio ancestrale nell’eterna lotta tra uomo e fuoco. Partendo dal mito di Prometeo che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, Ziya Azazi, il 13 luglio a Pesaro (Rocca Costanza), sviluppa un lavoro basato sulla ripetizione dei gesti e sul movimento di rotazione tipico della danza sufi, attraverso cui l’artista affronta alcuni temi a lui cari – l’istinto distruttivo insito nell’essere umano, il dolore nella presa d’atto della mortalità, la fine inevitabile di tutto – nel ciclo continuo della vita. Il 15 luglio il TAU prosegue a Corinaldo (Area Archeologica Santa Maria in Portuno) con La storia di Antigone. Favola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore. Anita Caprioli, attrice sensibile e colta, si cimenta in una rilettura dell’Antigone attraverso il testo della scrittrice scozzese Ali Smith, scelto da Alessandro Baricco come una delle storie “da salvare”, in un perfetto connubio con le melodie del cantante e musicista Didie Caria. Dopo avere presentato, negli anni scorsi, i testi di Seneca e i poeti d’amore delle letterature greca e latina, quest’anno i Teatri di Sanseverino da un’idea di Francesco Rapaccioni mettono in cartellone il 23 luglio Iliade in una versione ridotta e per frammenti, ripercorrendo a grandi linee la trama e i momenti più noti e significativi, contaminando il testo omerico con minime glosse di autori successivi. A leggere il testo è l’Associazione Sognalibro, le pause musicali sono curate da giovani e bravi musicisti di San Severino in un luogo estremamente suggestivo come le Terme della città romana di Septempeda. Amanda Sandrelli giunge a Matelica (cortile Palazzo Finaguerra) il 25 luglio con il progetto di Sergio Maifredi Odissea un racconto mediterraneo – prodotto dal Teatro Pubblico Ligure – e la narrazione di La ninfa Calipso. “Odissea è la prima fiction a episodi. Questa è una delle sue forze. I racconti vivono assoluti. Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti”, scrive Sergio Maifredi. Il 26 luglio al Teatro Romano di Falerone la scena è per Antigone di Sofocle, regia di Giuseppe Argirò con Jun Ichikawa, Maurizio Palladino, Renato Campese, Maria Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Silvia Falabella, Filippo Velardi. La drammaturgia dello stesso Argirò parte da Sofocle per arrivare ai luoghi contemporanei segnati dalla guerra. In una Troia avvolta dalle fiamme dall’inzio alla fine della tragedia, Seneca mette in scena in Troiane un universo segnato dal lutto, dalla perdita del controllo sulle passioni, in cui l’umano si afferma soltanto nella sua possibilità di fare il male. Al TAU le parole di Seneca vengono riproposte nell’adattamento di Fabrizio Sinisi e nell’interpretazione degli attori Edoardo Siravo, Paolo Bonacelli, Valeria Ciangottini, Alessandra Fallucchi, Silvia Siravo, Cecilia Zingaro e Elena Crucianelli diretti dalla regia di Alessandro Machìa. Il 1 agosto al Teatro Romano di Ascoli Piceno Sebastiano Lo Monaco in Iliade. Da Omero a Omero accetta la sfida di tradurre in scena il poema epico fondante della cultura occidentale e diventa il cantore che cuce in una nuova rapsodia i brani degli antichi racconti su montaggio di Monica Centanni. Il 4 agosto a Cupra Marittima all’Area Archeologica Foro Romano Valentina Illuminati, Edoardo Ripani e Lucilio Santoni presentano la conferenza – spettacolo Antigone ovvero la legge degli umani, una riflessione sulla contrapposizione tra la figura di Antigone e Creonte a partire dalla celebre tragedia di Sofocle. Doppio appuntamento con La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci e Chiara Di Benedetto al violoncello: il 7 agosto a Pesaro (Rocca Costanza) e l’11 agosto ad Ascoli Piceno (Teatro Romano). Nel racconto di Dürrenmatt, pubblicato nel Mitmacher nel 1976, la profetessa di Apollo diventa “un’imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento”, l’ultima delle pizie che appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi. Spazio alla comicità plautina il 7 agosto al Teatro Romano di Falerone e l’8 agosto all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia con Pseudolo, adattamento e regia di Cristiano Roccamo con Ettore Bassi. Come nel Miles Gloriosus, nello Pseudolus il servo è al centro della commedia, servo di Plauto che ha ispirato nei secoli i più grandi autori teatrali come Molière, Ariosto, Goldoni, Shakespeare, Goëthe e Rossini. Conclude la ventesima edizione del TAU il 9 agosto a Fano (ex Chiesa di San Francesco) Cassandra o del tempo divorato, uno spettacolo che racconta la storia dell’inascoltata veggente stuprata nel tempio di Atena e poi assassinata, con le parole della tragedia attica del V secolo a.c., contaminate da testi di autori contemporanei e filtrati dallo sguardo profondo e contemporaneo di una delle maggiori protagoniste della scena italiana, Elisabetta Pozzi che firma anche la regia.
Il TAU non è solo una rassegna di spettacoli ma si conferma occasione privilegiata per scoprire posti di antica bellezza. Ad arricchire la proposta per il pubblico, prima di molti spettacoli tornano per il quinto anno consecutivo gli AperiTAU. Sorsi e passeggiate di storia: visite guidate gratuite alle aree archeologiche e ad altri luoghi di grande interesse culturale, naturalistico e archeologico, accompagnate da un brindisi realizzato con il prezioso contributo delle aziende del territorio Cantine Belisario, Azienda Agricola Moroder, Oleificio Di Silvestri Rosina e Cantina Malacari.
Inizio spettacoli: ore 21.30, Monte Rinaldo ore 19. Informazioni e biglietteria: AMAT e biglietterie del circuito 071 2072439, call center 071 2133600, www.amatmarche.net, vendita on line su www.vivaticket.it.
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