“Un Ducato per il Ducato”, a Camerino arriva il furgone per i servizi educativi

di REDAZIONE –

Un nuovo traguardo per il ritorno alla normalità dopo i sismi del 2016. Grazie all’iniziativa “Adotta un Museo”, promossa da Icom Italia –

CAMERINO – Il Museo delle Scienze di Camerino, costretto a portare all’esterno dei suoi edifici tutte le sue attività educative, può ora più agevolmente tornare a svolgerle direttamente nel territorio, mantenendo vive le sue funzioni culturali e sociali. L’iniziativa Adotta un Museo, infatti,  prevede il sostegno ai Musei in difficoltà: strutture che sono state colpite da calamità naturali e che si trovano in situazioni di grave emergenza. Icom Italia si adopera per trovare fondi a sostegno delle diverse necessità, per la riapertura delle strutture, per il restauro delle opere e per il riavvio di tutti i servizi per la comunità.

Tra le molte iniziative di adozione, è notizia di questi giorni l’arrivo a Camerino di un furgone Ducato a metano, di cui si sta ultimando l’allestimento interno – creando alloggiamenti e supporti per exhibit, strumentazione scientifica e materiale didattico – e che sarà presto reso operativo per il progetto “Un museo in movimento – Un Ducato per il Ducato”. Un Ducato, il furgone, per il museo scientifico del Ducato dei Da Varano, Signori di Camerino fino al 1527.

É stata l’Università degli Studi di Padova a raccogliere la richiesta di aiuto dei Musei di Ateneo di Camerino e a rispondere, nell’ambito dei contatti avviati con Icom Italia, alla call del Sistema Museale dell’Università di Camerino con la devoluzione di una sostanziosa somma finalizzata all’acquisto del pulmino. Il Sistema Museale dell’Università di Camerino ha infatti fronteggiato nell’anno appena trascorso la grave emergenza legata alla crisi sismica dell’agosto-ottobre 2016. Mentre l’Orto botanico “Carmela Cortini” ha potuto riaprire al pubblico pochi mesi dopo le scosse, il Museo delle Scienze si è trovato nell’impossibilità di occupare la propria sede espositiva: il trecentesco Convento San Domenico, gravemente ferito dal terremoto.

Il baricentro dell’azione del Museo si è perciò spostato all’esterno sin dai primi momenti, con attività educative legate ai fenomeni sismici negli Istituti scolastici di Arquata del Tronto ed altri centri marchigiani, su diretta richiesta delle scuole, per rispondere alla pressante richiesta proveniente dal territorio di spiegare le cause del fenomeno tellurico.

Oltre a ciò, il Museo ha proposto nel periodo aprile – novembre 2017 l’esposizione temporanea “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!” organizzata in sei tappe presso altrettante città marchigiane e concessa in prestito dal Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna (Treviso) come sostegno per la ripresa delle attività del Museo di Camerino.

Proprio dalle esperienze maturate e dalle necessità emerse in un periodo tanto difficile e faticoso, nasce la collaborazione fra Università di Camerino ed Icom Italia, promotrice dell’iniziativa Adotta un Museo volta a salvaguardare i musei danneggiati dal terremoto del 2016. Tiziana Maffei, Presidente di Icom Italia, nel ringraziare i Musei per aver testimoniato fattivamente l’esistenza di una comunità museale coesa e partecipe, evidenzia come le crisi nell’essere affrontate sviluppino spesso importanti progettualità.

«La consegna alla comunità museale del Sistema Museale dell’Università di Camerino del furgone donato dal Sistema di Ateneo di Padova con i fondi dell’Orto Botanico, monumento Unesco – sottolinea Giuliana Ericani, referente Icom Italia per il progetto Adotta un Museo, Membro del Consiglio Direttivo Icom Europe – rappresenta un momento importante del progetto di Icom Italia dedicato ai musei coinvolti nel terremoto del 2016 in Italia Centrale».

«L’Università di Padova è orgogliosa di aver aderito a questa importante campagna di Icom Italia per sensibilizzare il più possibile la popolazione per un aiuto concreto in favore di una realtà museale universitaria quale quella dell’Università di Camerino che ha sofferto i danni del sisma, affinché possa continuare a svolgere le sue funzioni di didattica e di condivisione dei saperi nel suo territorio» afferma Giovanna Valenzano, Prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università di Padova.

Il Rettore dell’Università di Camerino, Prof. Claudio Pettinari, ringrazia “l’Università di Padova che anche in passato ci è sempre stata vicina e con la quale siamo legati da rapporti culturali e scientifici. Un Ateneo che in maniera illuminata ha voluto sostenere un progetto mirato alla ripresa delle attività del nostro Sistema Museale».

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