di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel corso del 58° congresso nazionale delle Scienze Neurologiche Ospedaliere, svoltosi a Riccione nel maggio scorso, è stato premiato come “miglior poster nazionale” (cioè migliore rappresentazione del lavoro svolto) quello relativo ad uno studio, svolto sugli utenti dei centri diurni “Il Giardino dei tigli” e “San Giuseppe ” di San Benedetto del Tronto, sul tema “La presa in carico multidisciplinare: una strategia per il miglioramento dei disturbi comportamentali nelle demenze”.
Lo studio, condotto dalla Dr.ssa Cristina Paci (in collaborazione con le Unità operative complesse della Neurologia, Geriatria, Distretto e Comune di San Benedetto del Tronto, l’associazione dei malati con demenza “Iris Insieme a te”, i Centri Diurni per demenza),aveva come scopo quello di trovare una strategia non farmacologica (associata o no alla terapia con antipsicotici) che potesse ridurre e migliorare i sintomi comportamentali nel paziente affetto da demenza.
Confrontando i dati dell’anno 2017 rispetto all’anno 2016, la realizzazione del percorso (visita specialistica di neurologo e geriatra, accertamenti, centri diurni, presa in carico paziente e famiglia, attività sociali e ricreative e sostegno del caregiver) ha determinato una riduzione del 30% dei disturbi comportamentali e, in alcuni casi, la risoluzione.
«Vogliamo ringraziare la dr.ssa Paci e tutti coloro, medici, utenti, familiari, operatori, che hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo studio – dice il sindaco Pasqualino Piunti – è ben nota la professionalità delle nostre strutture sanitarie e socioassistenziali nel campo del supporto alle persone con demenze ma questo studio, realizzato nelle nostre strutture, ci dà una conferma importantissima, ovvero che con l’adeguato apporto dei diversi soggetti che si occupano di queste patologie, è possibile dare risposte importanti al problema, in qualche caso arrivando anche ad una scomparsa dei disturbi correlati alla demenza. Ciò rafforza la nostra convinzione che con adeguati investimenti in strutture e risorse umane, è possibile offrire a queste persone e alle loro famiglie risposte non soltanto di carattere assistenziale ma prospettive concrete di un miglioramento della loro condizione».
«Per questo – aggiunge l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni – nonostante i noti problemi di bilancio che peraltro affliggono tutte le amministrazioni locali, siamo assolutamente determinati a mantenere quantità e qualità dei servizi sociali erogati dal Comune di San Benedetto, semmai puntando a rendere ancor più efficiente il loro livello attraverso un’analisi attenta delle prestazioni erogate».
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