Campli, “Sagra della Porchetta Italica” dal 18 al 23 agosto. E non solo…

di RAFFAELLA CIUFO –

Le meraviglie di Campli: dall’arte culinaria della porchetta con la sagra più grande d’Italia e competizione fra dieci Maestri Porchettai, per arrivare al suo patrimonio storico e artistico –

CAMPLI – La più antica sagra d’Abruzzo giunge quest’anno alla sua 47a edizione, con un successo di pubblico che, negli anni passati, ha fatto registrare fino a 100.000 presenze. Senza dubbio, l’evento sulla porchetta più grande d’Italia. É un invito festoso a degustare insieme questa prelibatezza italica, ormai conosciuta e apprezzata anche  molto oltre i nostri confini nazionali. Tanto è vero che il New York Times ha inserito la porchetta, stilando la sua prestigiosa classifica, fra i cinque cibi più buoni del mondo, da provare almeno una volta nella vita. La “Sagra della Porchetta Italica” tuttavia non è dedicata alla sola degustazione, mentre è caratterizzata anche dalla competizione fra dieci Maestri Porchettai, che gareggiano per aggiudicarsi il premio di “Miglior Maestro Porchettaio”, titolo vinto consecutivamente nelle tre ultime edizioni dal Maestro Porchettaio Nicolino Mercurii di Colledara.

Ma quanto lavoro e quanta maestria stanno dentro il nostro peccaminoso per quanto irresistibile panino con la porchetta? La porchetta richiede una preparazione laboriosa e nei diversi passaggi si esprime tutta l’arte artigiana dei maestri porchettai. La carne di maiale va disossata, salata e lasciata riposare. Poi viene massaggiata manualmente , affinché la carne bene assorba il sale. Quindi vengono aggiunte le spezie e poi la carne viene legata con uno spago per ottenerne il caratteristico tronchetto compatto, che viene poi ancora fissato ad un tubo per la propagazione del calore e infine messo a cuocere a temperature fra i 160° e i 280°, da un minimo di 3 ore fino ad un massimo di 6 ore. Al termine della cottura, la porchetta viene fatta raffreddare in locali appositi per alcune ore. Quindi vengono eliminati i grassi e la prelibata crosta prende compattezza. La crosta è fondamentale per la buona riuscita della cottura, perché deve riuscire a mantenere la succulenza interna della carne, e questo è uno dei “segreti” dell’arte dei maestri porchettai.

La “Sagra della Porchetta Italica” avrà come scenario il centro storico di Campli che – va detto – è un piccolo e incantevole borgo medievale in provincia di Teramo e che per la sua rara bellezza già da solo varrebbe una visita. Del suo ricco patrimonio storico e artistico fa parte l’attuale Municipio, che si affaccia sulla piazza e che è l’edificio civico più antico d’Abruzzo – probabilmente risalente al 1286. Di fronte al Municipio, si trova la Chiesa di Santa Maria in Platea, con il suo pregevole soffitto ligneo, dedicato alla vita di San Pancrazio nell’opera pittorica settecentesca di Teodoro Donati da Chieti. C’è poi la mirabile e sconosciuta ai più, Scala Santa presso la Chiesa di San Paolo. Composta di 28 scalini in legno d’ulivo, fiancheggiati da splendidi dipinti di scuola giottesca, la Scala Santa di Campli è stata riconosciuta per bolla papale come una sorta – per così dire – di propaggine della Scala Santa di Roma e seguendo il rito di salire in ginocchio la scala, mentre si recita una preghiera, il penitente può ottenere la remissione parziale dei peccati in qualsiasi giorno dell’anno oppure l’indulgenza plenaria la terza domenica dopo Pasqua, nella Pentecoste, nella terza domenica di settembre e nel giorno di Ognissanti. Da ultimo, non può mancare di essere visitata – lungo il corso principale di Campli – una vera gioia per gli occhi : la Casa del Medico e dello Speziale, forse dimora cinquecentesca di due fratelli salernitani, uno medico e uno speziale.

Nei giorni della Sagra, il Comune di Campli mette a disposizione gratuitamente parcheggi e bus navetta. Per ulteriori info : www.facebook.com/sagradellaporchettaitalica.