Circolo dei Sambenedettesi: «Intediamo realizzare una chiesetta al porto di San Benedetto»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una chiesetta al porto. É uno dei progetti che il Circolo dei Sambenedettesi intende realizzare nei prossimi mesi. Il presidente Rolando Rosetti ha infatti avviato i dialoghi, sia con la Diocesi che con la Capitaneria di Porto, per la trasformazione della struttura che un tempo ospitava la postazione di guardia dell’Unità Aeronavale della Guardia di Finanza che si trova a ridosso dell’ingresso del molo Nord. «Abbiamo già parlato con il vescovo, monsignor Carlo Bresciani – spiega il presidente del Circolo dei Sambenedettesi, Rosetti – ed ha manifestato grande entusiasmo per questa proposta. Sono stati avviati i dialoghi con i vertici della Capitaneria che saranno portati avanti, nelle prossime settimane, con il nuovo comandante Mauro Colarossi e con l’Amministrazione comunale».

La cappella rappresenterebbe probabilmente l’unico esempio di presidio religioso all’interno di un porto. Un porto che, tra l’altro, è storicamente legato al culto della Madonna del Mare che, ogni anno, viene celebrata con tutti gli onori anche con la tradizionale processione dei pescherecci che coinvolge tutta la marineria sambenedettese. «Si tratta ora di iniziare e portare a termine tutto l’iter burocratico. – continua Rosetti – Vedo disponibilità da parte delle varie parti in causa e credo che sarà possibile mettere in pratica questa idea nel giro di poco tempo». In Riviera c’è tra l’altro un precedente che ha visto protagonista proprio il Circolo, quello relativo alla chiesa di Santa Lucia che fu restaurata, nel 1990, proprio dall’associazione oggi presieduta da Rosetti e donata alla Diocesi.

Ma non c’è soltanto la chiesetta al porto nei progetti del Circolo che ha intenzione, nei prossimi mesi, anche di riportare a nuova vita gli antichi lavatoi risalenti alla seconda metà dell’Ottocento che si trovavano all’ingresso del Paese Alto, in via Bixio. Una testimonianza della San Benedetto di un tempo che, nel 1976, è stata praticamente sotterrata dal cemento e che oggi potrebbe tornare alla luce con un intervento per il quale il Circolo sta da qualche tempo lavorando.

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