di REDAZIONE –
CAMERINO – Un programma della durata di quattro anni vedrà collaborare insieme l’Università di Camerino con la prestigiosa Toyo University di Tokyo per rivitalizzare il territorio dopo gli eventi sismici. Nei giorni scorsi, infatti, una delegazione di architetti, ingegneri e studiosi di sviluppo economico accompagnata da trentadue studenti ha effettuato sopralluoghi, incontrato sindaci, intervistato abitanti in diversi Comuni del nostro territorio. Il programma, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri, Direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto Civile, è iniziato lo scorso 10 settembre con un incontro con il Rettore Unicam Claudio Pettinari e il Pro Rettore vicario Graziano Leoni, i quali unitamente al Pro-Rettore Andrea Spaterna, sono membri del Comitato organizzatore della spedizione nipponica in Italia.
Dopo l’incontro, la delegazione della Toyo University ha visitato la zona rossa di Camerino. Il gruppo si è poi trasferito ad Amatrice e Ascoli Piceno, dove ha incontrato alcuni docenti della Scuola di Architettura e Design di Unicam. Ritornati a Camerino, si è tenuta una interessante giornata di seminario, nel corso della quale hanno potuto vedere importanti iniziative di delocalizzazione nonché le complesse modalità di conservazione e restauro di edifici, con uno speciale focus sulla messa in sicurezza di Santa Maria in Via. Le giornate di studio sono state accompagnate da visite in diversi Comuni del cratere. Un significativo momento di promozione delle bellezze e dei saperi del territorio è stato rappresentato dalla visita all’Orto Botanico e dalla degustazione olfattiva realizzata dallo spin off Unicam Mumo.
Nel corso del workshop finale svoltosi all’Auditorium Benedetto XIII, durante il quale numerosi giovani ricercatori Unicam hanno avuto modo di illustrare tecniche di ricostruzione, ma anche progetti di recupero di edifici e di rivitalizzazione di centri storici, sono emerse interessanti proposte sia per quanto riguarda lo sviluppo della cultura della prevenzione e della protezione dai rischi di disastri naturali sia per quanto riguarda l’individuazione di possibili iniziative da intraprendere per far decollare la ricostruzione e soprattutto riavviare il sistema economico. Particolarmente interessanti le relazioni di apertura svolte dai professori Dall’Asta e Shima, entrambe dedicate all’innovazione nella gestione post-sisma, dal prof. Okamoto, incentrata su nuove modalità di gestione dei soccorsi (temporary hospital) e alle modalità di realizzazione di strutture ospedaliere antisismiche in luoghi strategici e funzionali.
La multidisciplinarietà del programma ha permesso un dialogo costruttivo tra differenti culture e differenti saperi consentendo una visione completa di prevenzione e ricostruzione coniugando profili giuridici, economici, sociali e tecnici. Bella anche la sinergia tra giovani creata grazie all’impegno profuso durante l’intero periodo di soggiorno italiano dai dottorandi del curriculum di diritto civile Unicam Jane Manso Lache e Gerardo Ulloa.
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