Cracking Art, le grandi rondini spiccano il volo dopo tre mesi di sosta in Riviera

Foto ©Umberto Candiani

di REDAZIONE –

Dopo tre mesi, vengono rimosse le installazioni del parco “Nuttate de Lune”. L’assessore Ruggieri: «Un’esposizione fuori dai canoni tradizionali. I sambenedettesi e i turisti hanno ben presto familiarizzato con le otto grandi rondini rosse» –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo quasi tre mesi di sosta nel giardino “Nuttate de Lune”, le grandi rondini rosse di Cracking Art riprendono il loro volo. Domattina, infatti, inizieranno le operazioni di rimozione delle installazioni in materiale plastico della rassegna d’arte che ha caratterizzato l’estate sambenedettese 2018, frutto dell’estro dei componenti del movimento artistico “Cracking Art” da cui la rassegna ha preso il nome coinvolgendo anche il centro storico della vicina Acquaviva Picena. La “Cracking art” infatti si dedica alla produzione di grandi animali in plastica rigenerata, operazione che evoca la rottura tra il naturale e l’artificiale e il passaggio, per certi versi drammatico, dall’organico al sintetico. Nel caso della “Cracking Art”  questo passaggio assume  una connotazione positiva nella scelta dei materiali riciclati e riciclabili a testimonianza dell’impegno sociale e ambientale del movimento artistico.

«Sicuramente è stata un’esposizione fuori dai canoni tradizionali – commenta l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – e dunque è stata comprensibile qualche iniziale perplessità che ha rapidamente lasciato il posto ad un entusiasmo generale. I sambenedettesi e i turisti hanno ben presto familiarizzato con le otto grandi rondini rosse che, per tutta l’estate, sono diventate parte integrante di un paesaggio naturale arricchendone l’indubbia suggestività. Attraverso questa operazione culturale – conclude Ruggieri – siamo riusciti a dare piena attuazione ad uno dei principali obiettivi dichiarati della “Cracking art”, ovvero quello favorire, attraverso queste presenze anomale curiose, la riappropriazione da parte dei cittadini di spazi urbani. Il nostro parco sull’Albula è certamente attraente di suo, ma con questa iniziativa è stato intensamente vissuto ad ogni ora del giorno e della notte».

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