di VITTORIO CAMACCI –
Sulla strada ha viaggiato Jack Kerouac e, per qualcuno, ha cambiato il modo di pensare alla vita e alla letteratura. Sulla strada si levano e battono i passi dei podisti e nel movimento prende nuova forma la loro esistenza. “Sulla strada” è anche un disco di Francesco De Gregori che dalla Corsa di San Martino di Controguerra ci permettiamo di consigliare al vasto popolo di chi corre. Sonorità che pescano dalla tradizione di un’ Italia passata, nove canzoni create dal niente col gusto povero e umile della propria fatica, puro olio di gomito, spirito della mente e memoria del cuore. Ritmi popolari, con un suono anti-moderno che dopo la partenza di una gara ci creano una serie di riflessioni lungo il cammino. Sapore di buono, insomma di antico con la collaborazione anche di Nicola Piovani in “Guarda che non sono io” e di Malika Ayane, controcanto in “Omero al Cantagiro” e “Ragazza del ’95”.
Così come ha il sapore di buono e di antico la “La Corsa di San Martino” baciata quest’anno da un sole quasi estivo che ha accompagnato sul durissimo tracciato collinare di 15 chilometri compreso tra la cittadina teramana e le vicine località di Torano Nuovo e i sobborghi di Nereto, i quasi 1.100 atleti partecipanti alla competitiva e i 2.500 camminatori della “Mangialonga” che hanno assaggiato, percorrendo un percorso di 5 e 8 chilometri, succulente specialità culinarie preparate dalle fattorie locali, in postazioni predisposte lungo il percorso. Un nuovo successo di pubblico e di atleti, per questo stupefacente miracolo organizzativo abruzzese, nato da una piccola ed appassionata società locale, l’Avis Val Vibrata, che ha visto la sua gara trasformarsi negli anni da stracittadina “goliardica” a gara internazionale.
In splendida forma il 24enne keniano Andrew Kwemoi Mang’ata ha imposto il suo ritmo sfrenato alla gara di vertice, con un’ impeccabile andatura lineare, per poi seminare lungo il percorso gli agguerriti rivali e vincere con il tempo di 46′ 07″ davanti al tenace operatore socio-sanitario pugliese Dario Santoro ( 46′ 51″ ) ed al connazionale Joash Kipruto Koech (47′ 17″ ). In campo femminile vittoria a braccia alzate per la fuoriclasse degli altipiani Vivian Jerop Kemboi ( 53′ 00″ ) davanti alla beniamina locale Marcella Mancini ( 56′ 36″ ) ed alla vigilessa jesina Simona Santini (57′ 05″). Tutto è terminato come da consuetudine ormai consolidata da ricche premiazioni, pasta party e mega rinfresco con castagne e vino novello, insomma una festa per tutti atleti, spettatori ed accompagnatori.
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