di REDAZIONE –
GROTTAMMARE – Promuovere il territorio marchigiano attraverso i “suoi” Borghi più belli d’Italia è il proposito dell’associazione “Borghi più belli d’Italia nelle Marche”, che questa mattina ha riunito a Grottammare i rappresentanti delle località certificate dal Club nazionale per la prima Festa dei Borghi marchigiani. Presenti all’iniziativa anche il vice presidente nazionale del Club dei Borghi più Belli d’Italia, Livio Scattolini, e il consigliere regionale Fabio Urbinati. Le Marche vantano il maggior numero di borghi certificati come più belli d’Italia. Un primato che si è voluto celebrare con una festa al Teatro dell’Arancio, per la consegna delle Bandiere dei Borghi personalizzate e i distintivi.
La cerimonia è stata preceduta dall’assemblea annuale dell’associazione, nata a Treia nel 2015 “con lo scopo – spiega il presidente Amato Mercuri, già sindaco di Moresco – di fare promozione in rete. L’associazione è legata a doppio filo con il Club nazionale dei Borghi più Belli d’Italia ed ha l’obiettivo di interfacciarsi con la Regione Marche”.
Di 27 località titolate, attualmente fanno parte del sodalizio marchigiano 20 Comuni (Cingoli, Corinaldo, Frontino, Gradara, Grottammare, Macerata Feltria, Mondavio, Mondolfo, Monte Grimano Terme, Montecassiano, Montefabbri, Montefiore dell’Aso, Moresco, Offagna, Offida, San Ginesio, Sarnano, Servigliano,, Treia, Visso): “Numero destinato a crescere”, sostiene Mercuri, confortato dalla partecipazione a Grottammare di quasi tutti gli associati, e dei rappresentanti dei comuni di Esanatoglia, Mercatello sul Metauro, Montecosaro, Pergola, Sassoferrato e Torre di Palme che hanno chiesto di entrare nell’associazione regionale.
L’incontro, ospitato dalla Salsamenteria d’Inverno alle porte del Vecchio incasato, è stata anche l’occasione per illustrare ai sindaci o loro delegati il bilancio delle attività svolte nel corso dell’anno dalla giovane associazione, a partire dagli Educational tour del 2017 e 2018, che ha mostrato i gioielli marchigiani a operatori del turismo e della stampa provenienti da USA, Canada e Inghilterra. Tra i progetti futuri, il coinvolgimento del mondo scolastico è un settore su cui investire idee, insieme alla recente partnership con FICO Eataly World – Fabbrica italiana Contadina di Bologna di indiscusso valore promozionale e al progetto “Borghi liberi dalla plastica” da attuare nel 2019. “I 27 borghi delle Marche sono una grande città d’arte diffusa sul territorio regionale” ha concluso il presidente Mercuri.
Il vice presidente Scattolini ha offerto un quadro positivo della situazione marchigiana a livello nazionale: “Otto comuni delle Marche, su 80 candidati in Italia, sono in attesa di essere certificati come Borgo più bello, 7 si trovano in provincia di Fermo, 1 in provincia di Ancona. Il titolo è importante per i turisti, ma chi si confronta quotidianamente con questi luoghi sono gli abitanti. Al primo posto dei Borghi deve essere una buona qualità della vita”.
Unire i Borghi alla lingua poetica è l’idea lanciata dal sindaco ospite Enrico Piergallini, che citando Lawrence Ferlinghetti, vede nel legame tra terra e poesia un esempio comune a tante località marchigiane e una risorsa tutta da sfruttare: «Di passaggio in treno, Lawrence Ferlinghetti ha composto una poesia su Grottammare che fa parte della sua antologia. L’unione tra ricerca poetica e bellezza del territorio marchigiano potrebbe diventare un progetto in rete, non dispendioso ma che fa massa critica. A nostro vantaggio abbiamo i nostri teatri e una risorsa come l’Amat, che è una struttura operativa di supporto invidiata da altre regioni. Non dimentichiamo che le Marche hanno dato i natali ad autori che hanno scritto la storia della poesia moderna e contemporanea. Basti pensare a Leopardi e a Volponi, soltanto per citare i nomi più prestigiosi».
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