di VITTORIO CAMACCI –
ASCOLI PICENO – Farsi accompagnare in una gara, dopo i recenti fatti di Parigi, dalla musica dei Modena City Ramblers significa lasciarsi trasportare sul tetto del mondo non solo per il titolo del loro omonimo album, ma perché la musica di questa folk band emiliana vive sempre nel respiro dell’intera umanità, senza barriere e confini. Violini zingari, fisarmoniche, flauti, il caratteristico sound irlandese, contaminato di volta in volta da suoni balcanici, reggae, rock e melodici. I Modena City Ramblers raccontano piccole grandi storie e portano avanti idee precise nel nome profondo del senso della giustizia e dell’uguaglianza. Testi che non dimenticano mai i temi sociali come “I giorni della crisi “, “Altritalia” e ” Interessi zero ” e che li rendono un perfetto compagno di partenze, viaggi e corse come la “Diecimiglia -5° Trofeo Confindustria” di Ascoli Piceno che si è disputata, sabato 8 dicembre, lungo le zone industriali della città in un’uggiosa mattinata di fine autunno con il sole a far capolino solo durante le premiazioni finali .
Sono stati poco più di 150 i runners, alcuni dei quali provenienti dalle varie regioni limitrofe che, dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, si sono sfidati sui 16,095 chilometri di asfalto di uno dei polmoni economici della città a sud delle Marche, quasi al confine con l’Abruzzo, così da far conoscere, grazie anche a quest’ evento, i gioielli d’ impresa del Piceno con l’ auspicio che la manifestazione, vissuta con passione da tutti gli atleti, contribuisca a far rinascere la speranza di vedere presto riattivati tutti gli stabilimenti localizzati lungo il percorso, purtroppo oggi in gran parte chiusi.
Un tracciato in gran parte pianeggiante che ha attraversato anche l’interno di alcune importanti aziende e parte della pista ciclabile alla periferia della città. Solitario al comando sin dalle prime battute l’agrigentino Francesco Raia si è presentato a braccia alzate nel piazzale dell’ ex Cartiera Mondadori in 55′ 17″ con oltre due minuti di vantaggio sul geometra di Controguerra Michelangelo D’Errico e tre minuti e mezzo sull’assicuratore monteprandonese Mirco Cassetta. Pronostico rispettato anche in campo femminile dove si è imposta con facilità l’impiegata lamense Ilaria Mancini in 1h 06′ 40″ precedendo l’infaticabile interprete ascolana Cecilia Capriotti ( 1h 09′ 17″ ) che ha superato di un soffio la graziosa impiegata di Centobuchi Barbara Mozzoni ( 1h 09′ 17″).
Una degustazione di prodotti delle locali aziende e ricche premiazioni hanno chiuso la manifestazione organizzata dall’Associazione Sportiva Confindustria in collaborazione con la Uisp, purtroppo seguita da uno scarso pubblico che ha preferito passare la mattinata di festa nei vicini centri commerciali aperti per lo shopping natalizio. Fortunatamente ci sono ancora persone che hanno tanti soldi da spendere. Beate loro!
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