“Un infinito viaggio” al Teatro dei Filarmonici con Giorgio Colangeli e Lucilio Santoni

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – Giovedì 20 dicembre alle ore 21 il Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno ospiterà – come secondo appuntamento del “Prologo” promosso dal Comune di Ascoli Piceno con l’Amat – “Un infinito viaggio” con Giorgio Colangeli e Lucilio Santoni. Nel 2019 saranno passati 200 anni da quando Giacomo Leopardi scrisse “L’infinito”. La ricorrenza costituisce materia per questa conversazione poetica fra un attore e uno scrittore con musiche eseguite dal vivo da Clementina Perozzi al clavicembalo. Un’occasione per affinare l’arte della lettura e la pratica dell’ascolto, come esperienze necessarie per un’educazione all’esperienza estetica. Sentirsi a casa ritrovandosi dentro un racconto, un ragionamento o una testimonianza può generare aperture inaspettate nella sensibilità di chiunque, nonché offrire parole e senso ai sentimenti più intimi. Può contribuire a far nascere l’adesione a una comunità culturale, offrendo la possibilità di non sentirsi soli nell’arida quotidianità.

“Un infinito viaggio” è una cavalcata che ha come fulcro la celeberrima poesia di Leopardi, ma che torna indietro fino a Omero, a Lucrezio, passa per Dante e arriva ai giorni nostri. Un percorso che mostra come il poeta recanatese, forse più di tutti gli altri grandi, dia soluzioni poetiche a problemi filosofici: i limiti e l’infinito sono, da sempre, materia contraddittoria e feconda per scrivere la vita e le sue inquietudini.

Giorgio Colangeli dopo aver conseguito una laurea in Fisica Nucleare, si appassiona al teatro nel 1974, organizzando laboratori nelle scuole e poi calcando i più importanti palcoscenici nazionali. Comincia la sua lunga carriera cinematografica con il film su Pasolini, Un delitto italiano (1995) di Marco Tullio Giordana. Con La cena (1998), regia di Ettore Scola, vince il “Nastro d’Argento”, poi con L’aria salata (2006), regia di Alessandro Angelini, vince il “David di Donatello 2007”, come miglior attore non protagonista. Dopo una serie di fiction televisive che rendono noto il suo volto, interpreta Salvo Lima nel film Il divo di Paolo Sorrentino. Nel 2014 prende parte alla miniserie televisiva Non è mai troppo tardi, interpretando il direttore del carcere minorile dove insegnò l’allora giovane maestro Alberto Manzi. Il successo al grande pubblico arriva interpretando uno dei più noti personaggi della fiction Rai Braccialetti Rossi. Da qualche anno è protagonista della serie televisiva Tutto può succedere.

Lucilio Santoni, traduttore e operatore culturale, si interessa di poesia e anarchia. Ama collaborare con musicisti, teatranti e direttori di festival. Tra i suoi primi libri: L’infinito nella voce – Su poesia e psicoanalisi (Franco Angeli); Dell’amore – Distruzione e creazione (Quodlibet). Il suo libro Corpo di guerra è anche un’opera musicale interpretata da importanti musicisti. Ha realizzato la collana di video documentari sui poeti marchigiani contemporanei. In seguito, le edizioni Infinito hanno pubblicato Cristiani e anarchici – Viaggio millenario nella Storia tradita verso un futuro possibile. Successivamente ha curato un libro di Federico Garcìa Lorca: E poi libri, e ancora libri (Lindau). Poi Lavorare sfianca – Ozio creativo per imparare l’arte del vivere (Damiani). È del 2018 Guarire senza dottori – Medicamenti per il corpo e per l’anima (Lindau). Infine, il più recente, al mare l’amore (Ianieri).

Ingresso gratuito. Per informazioni: biglietteria del teatro 0736 298770, biglietteria del Teatro dei Filarmonici 334 6634432. Inizio spettacolo ore 21.

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