Officina Teatrale, Di Bonaventura in scena a Grottammare con “Più che l’amore” di D’Annunzio

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Terzo invitante appuntamento con il maestro Vincenzo Di Bonaventura e il gruppo Aoidos per la stagione teatrale 2018-2019 di “Officina Teatrale” nell’ambito della 24a stagione culturale dell’Associazione Blow Up intitolata “Labirinti familiari”. Domenica 30 dicembre alle ore 17 presso l’Ospitale Casa delle Associazione al Paese Alto di Grottammare, un altro grande lavoro di squadra di Vincenzo Di Bonaventura e del suo gruppo: “Più che l’amore” di Gabriele D’Annunzio. Sul “palco” dell’Ospitale saliranno Vincenzo Di Bonaventura nei panni di Corrado Brando; Simone Cameli che interpreta Virginio Vesta; Maria Gaetani nel ruolo di Maria Vesta; Claudio Censori nella parte di Marco Dalio.

Opera del 1906, tra le meno rappresentate di Gabriele D’Annunzio, “Più che l’amore” è una “tragedia moderna”, ambientata ai primi del Novecento a Roma, ma con un continuo sguardo verso l’Africa, quale terra di ambizione coloniale, di conquista e di scoperta. Il dramma si svolge tra le mura domestiche di una casa borghese, in cui affiorano ed esplodono conflitti familiari passionali e laceranti.

Il protagonista, Corrado Brando, reduce da missioni esplorative e militari nei territori in parte ancora selvaggi dell’Etiopia e della Somalia, tornato a Roma e insofferente della vita di città, desidera riassaporare l’esperienza africana, per dare sfogo alla propria passione di conquistatore e di conoscitore dell’Ignoto, quale novello Ulisse o Caboto. La partenza per la nuova impresa, ostacolata da problemi burocratici ed economici, si protrae, spingendo Corrado nella disperazione e nell’abiezione delle bische clandestine. Accanto a lui, Virginio Vesta, amico d’infanzia, divenuto ingegnere idraulico e custode di un passato tormentato da vicende familiari dolorose, condivide le passioni di Corrado, tentando di smussare i suoi eccessi di rabbia istintiva ma non potendo fare a meno di riconoscere l’eroismo insito nell’animo generoso ed impavido dell’amico.

Tra i due, la splendida figura femminile di Maria Vesta, sorella di Virginio e amante di Corrado; tra dialoghi serrati e visceralmente appassionati, con cui i tre personaggi si lasciano andare a ricordi piacevoli della comune giovinezza, a invettive e rimpianti per le aspirazioni non realizzate, a complesse considerazioni sulla natura umana, la vicenda si snoda attraverso amori sofferti, dolorosi legami familiari, verità taciute, ambiguità morali e l’ombra di un delitto, un fatto apparentemente di semplice cronaca nera, che invece segnerà irreparabilmente il destino di tutti.

L’ingresso allo spettacolo  prevede un biglietto di 10 euro e la sottoscrizione della tessera-abbonamento alla Federazione Italiana Cineforum 2018-2019, rilasciata dall’Assocazione Blow Up al costo di 10 euro, che può essere sottoscritta rapidamente all’ingresso. La tessera F.I.C. consentirà poi di partecipare gratuitamente a molte iniziative del ricco calendario della rassegna.

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