di AMERICO MARCONI –
Siamo in tanti, nelle Marche, a ricordare il nome di Pasqualina detta la Montesanta. Bisognava andare di notte davanti casa sua per assicurarsi di essere una delle venti persone che lei avrebbe visitato. Pasqualina gentile e semplice, con i capelli raccolti sulla testa, accoglieva uno ad uno i clienti. In una sorta di trance, ad occhi chiusi, muoveva le mani aperte dalla testa ai piedi della persona, senza toccarla, borbottando parole incomprensibili. Infine, risvegliandosi dalla trance, descriveva ciò che aveva visto dentro il corpo del consultante.
Pasqualina era nata a Cascinare di Sant’Elpidio a Mare il 2 agosto del 1908. Prima figlia di una coppia di contadini. A 19 anni sposò Luigi Pezzola e a 25 anni ebbe un primo fenomeno di veggenza. Per un ritardo prolungato del marito, cadde addormentata e lo vide in un luogo preciso mentre tornava sano e salvo. Nel 1935 si trasferirono a Civitanova in via Molino, dove esercitò la sua missione di chiaroveggente. Ma attenzione da giovane, dopo aver visto una foto e saputo l’indirizzo, era capace di fare viaggi fuori dal corpo (bilocazione) facendo gesti che mimavano il nuoto. I nonni preoccupati della salute malferma di colui che stava per sposare la loro figlia, e sarebbe diventato mio padre, mandarono uno zio dalla veggente. Con la preghiera di andare a visitarlo. Conosciuto il nome e l’indirizzo, Pasqualina cadde in trance e partì. Una volta giunta nella zona Marconi descriveva i particolari per orientarsi. Trovò la casa paterna e raggiunse la camera. La prima cosa che disse fu: «Quanto è lungo quest’uomo!» (Mio padre era alto un metro e novantadue) lo visitò e tornò indietro. Rassicurò lo zio sulla sua salute e aggiunse che davvero amava molto mia madre.
Questa capacità di uscire fuori dal corpo e compiere viaggi con diagnosi (travelling clairvoyance), la rendeva unica al mondo. Tanto che fu studiata con attenzione da medici e parapsicologi. I medici inoltre le fornirono conoscenze anatomiche per darle la possibilità di spiegare ciò che “vedeva”. Una volta l’amico Pietro la consultò per problemi della figlia. Pasqualina fu in grado di leggere la formula sanguigna (globuli rossi, bianchi, piastrine) con incredibile precisione; spiegando che la ragazza era affetta da una grave anemia e che dovevano subito portarla da uno specialista.
«Tutti mi avevano detto, a cominciare da Federico Fellini, di andare a trovare la signora Pasqualina Pezzola, perché ne valeva la pena. Pasqualina Pezzola possiede la straordinaria facoltà di vedere nell’interno del corpo» scriveva il grande giornalista e scrittore Dino Buzzati nel suo libro “I misteri d’Italia”. E la definisce “il fenomeno paranormale per eccellenza”. Pasqualina ci ha lasciati il 30 giugno 2006 alla soglia dei cento anni, ma continua a far parlare di lei. Schietta, sorridente, buona, ebbe in dono poteri straordinari che lei mise per una vita intera a disposizione di tutti noi.
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