Fondi europei per la pesca, approvata la mozione di Urbinati

di REDAZIONE –

ANCONA – Sviluppo dell’ittiturismo e della pesca turismo, attraverso la diversificazione dell’attività degli imprenditori della pesca, approvata la mozione presentata dal capogruppo, Fabio Urbinati, e sostenuta anche dal vice capogruppo, Francesco Micucci, per impedire lo spostamento dei fondi europei Por-Feamp (relativi alla pesca) destinati alla multifunzionalità del settore della pesca verso altri obiettivi. «È all’esame della commissione Sviluppo economico la proposta di legge sull’ittiturismo e la pesca turismo, che porta la mia firma con la quale l’imprenditore della pesca viene equiparato all’imprenditore agricolo, prevedendo cioè che il pescatore, come l’agricoltore, possa svolgere attività di somministrazione. Una proposta di legge innovativa, guardata con interesse anche da altre Regioni. – le parole del capogruppo, Fabio Urbinati – Sono certo che lo sviluppo di multifunzionalità legate alla pesca possa dare grandi soddisfazioni a questo territorio. È ormai cosa nota come oggi il turista sia sempre più alla ricerca di un’offerta diversificata e specializzata. In questo quadro, è fondamentale che le risorse del fondo europeo Por-Feamp destinate a sostenere gli investimenti che contribuiscono alla diversificazione del reddito dei pescatori tramite lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali ed attività pedagogiche relative alle pesca, non vengano trasferiti per sostenere finalità diverse come ipotizzato dal Governo nazionale recentemente». «Questo – prosegue Urbinati – comporterebbe gravi pregiudizi nei confronti dei proprietari di pescherecci, rendendo meno efficace la proposta di legge regionale in materia che alloca circa 700mila euro per gli obiettivi di diversificazione dell’attività degli imprenditori della pesca. Motivo per cui – aggiunge ancora Urbinati – attraverso la mozione impegniamo la Giunta regionale ad avviare ogni utile iniziativa nel confronto del Governo centrale ed in particolare del ministro delle Politiche agricole e turismo affinché le risorse attualmente previste dal piano finanziario Feamp a sostegno degli interventi di diversificazione non siano rimodulate e destinate ad altra finalità e conseguentemente, a rinegoziare con il Ministero competente la procedura di modifica del piano finanziario Feamp attualmente in corso».

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