di GIUSEPPE FEDELI –
«Una grande farsa». Paolo Foietta, quando era ancora commissario di governo per la Tav Torino-Lione, non ebbe remore a bollare così l’analisi costi-benefici sull’opera più contestata degli ultimi decenni che l’esecutivo ha voluto avviare e sulla quale le polemiche continuano a fioccare, ad iniziare dai componenti della commissione che vi sta lavorando. Dopo le indiscrezioni sulla sua conclusione, smentita dallo stesso ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, continua così l’attesa del documento finale dell’indagine. Tutto mentre si accende un’altra polemica, quella sul destino dell’Osservatorio Torino-Lione che dal 2006 è l’unica sede di dialogo fra le parti. E mentre proprio dall’Osservatorio arrivano nuovi dati sui vantaggi dell’opera che porterebbe, per esempio, 21 miliardi di risparmi in 60 anni solo in termini di costi legati alla CO2. «L’Osservatorio per la Tav – ha spiegato Foietta –, tra il 2010 e 2011 ha effettuato un’analisi costi-benefici sulla Torino-Lione che è durata circa un anno. Un lavoro aperto, con più di 20 esperti. L’analisi dell’attuale governo invece è un percorso secretato di cui non si conosce nulla, ad esclusione delle uscite propagandistiche poi smentite». Insomma, per il Commissario si sarebbe trattato di «due processi completamente differenti; uno trasparente e alla luce del sole, l’altro segreto ». Al di là delle discussioni, rimangono comunque anche nuovi numeri che ebbe a presentare Roberto Zucchetti dell’Università Bocconi, ed elaborati con la stessa metodologia utilizzata dall’Ue e dal ministero delle Infrastrutture. Dai calcoli è emerso che «c’è un rapporto di 1 a 10 tra treno e gomma. Trasportare una tonnellata su ferro, anziché su strada, permette di risparmiare 0,044 euro. La distanza media dei trasporti in import-export è più di 1000 km: un treno che porti 850 tonnellate toglie 850mila tonnellate al chilometro dalla strada. Un trasporto su un treno permette quindi di risparmiare 37.304 euro di esternalità negative, soldi che ricadrebbero sulla collettività». Notizia recente: Altro che Tav, Conte punta sulla statale Agrigento-Caltanissetta: «Serve più della Torino-Lione». Piaccia o no, questa è l’Italia: il “Bel Paese”, che ha fatto della coerenza il suo credo.
Giuseppe Fedeli alias Jeff Qohelet
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