di REDAZIONE –
MACERATA – Sarà un mese importante quello di marzo per la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti. Domenica 31 marzo alle ore 16, infatti, riapre l’antica sala di lettura situata al primo piano dello storico immobile di piazza Vittorio Veneto e porterà il nome di un illustre maceratese, Libero Paci. «È grande la soddisfazione di restituire alla comunità Maceratese la sala lettura che tanto ha significato per la formazione di tanti maceratesi. – sottolinea l’assessore alla cultura Stefania Monteverde – Ci onora ricordare Libero Paci e il suo contributo alla ricerca realizzando nel cuore della città un centro di documentazione per la storia locale. Ricorda a tutti noi il valore della ricerca storica e della biblioteca come cuore pulsante della comunità».
L’inaugurazione della sala avverrà nello stesso giorno del 1787 quando ebbe luogo la prima apertura dell’importante contenitore culturale maceratese. La sala lettura oggi diventa centro di documentazione per la storia locale maceratese e marchigiana grazie al lavoro da parte del personale bibliotecario di catalogazione dei fondi presenti in biblioteca, coordinati dal dirigente del settore Gianluca Puliti e fino a settembre da Alessandra Sfrappini, e aperta alle nuove produzioni editoriali. La Giunta comunale ha deliberato l’intitolazione a Libero Paci a motivo all’alto contributo culturale che lo studioso maceratese ha offerto attraverso le ricerche e le opere, la passione civile e il forte impegno che profuse a beneficio della nostra comunità.
Ricercatore, archivista e scrittore, Paci è stato uno dei massimi esperti e conoscitori della storia, della cultura e delle tradizioni maceratesi. Per oltre trent’anni dipendente del Comune di Macerata, dopo il suo lavoro come segretario del sindaco Otello Perugini, proseguì la sua carriera lavorativa proprio alla Biblioteca Mozzi Borgetti dove riordinò diversi fondi librari ma anche, grazie alla sua passione per la musica, manoscritti e libretti musicali, contribuendo alla valorizzazione e alla fruizione del prezioso patrimonio della biblioteca comunale. Collaboratore de Il Messaggero, Paci ha firmato innumerevoli pubblicazioni tra cui, in veste di coautore insieme a Dante Cecchi e Aldo Adversi, l’opera in cinque volumi della “Storia di Macerata” pubblicata a partire dal 1969 per volontà dell’Amministrazione comunale e Consiglio comunale di quel periodo. Conosciutissimo anche il suo libro “Ma c’era Macerata” del 1989 dove sono raccolti gli scritti di Paci nel suo inconfondibile stile aneddotico che tanto amava, illustrati dalle opere artistiche di Magdalo Mussio.
L’antica sala di lettura è stata sottoposta, nell’ambito del più ampio intervento di riqualificazione che ha riguardato l’intero immobile del polo culturale, a lavori di riallestimento e risanamento mantenendo le caratteristiche che gli erano proprie. La sala, infatti, ha conservato il soppalco che è stato soltanto ampliato adeguandolo alle vigenti norme di sicurezza, è stata ritinteggiata e arredata con tavoli e sedie mentre è stata allestita una nuova illuminazione estesa poi anche all’ingresso del locale. Oggi la Biblioteca Mozzi Borgetti conta oltre 350.000 volumi e, oltre ai 10.000 manoscritti, possiede 300 incunaboli ed oltre 4000 edizioni del XVI secolo. La Biblioteca ha inoltre una raccolta musicale e teatrale, una collezione risorgimentale e una ricca fototeca con oltre 20.000 immagini, un patrimonio ricchissimo e prezioso.
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