di REDAZIONE –
Approvata all’unanimità la mozione che impegna la Giunta affinché vengano risolti i problemi legati alla mancanza di organico e alle carenze strutturali. Nonché vi siano due figure dirigenziali Prar distinte per Marche ed Emilia Romagna –
MARCHE – Migliorare la situazione delle carceri marchigiane perché siano realmente centri di riabilitazione sociale e non solo di detenzione. L’Aula ha approvato all’unanimità nel pomeriggio di oggi la mozione a firma Mastrovincenzo, Urbinati, Leonardi, Busilacchi, Marconi, Carloni, Maggi, Rapa. Partendo dai risultati dell’attività di monitoraggio portata avanti dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, l’atto chiede a presidente e Giunta regionale un intervento nei confronti del Prap (Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria) di Emilia Romagna e Marche affinché vengano risolte le problematiche legate alla carenza, o alla non consona allocazione dell’organico, ed alle condizioni strutturali degli edifici. Contemporaneamente vengono sollecitate iniziative utili ad individuare figure dirigenziali del Prap distinte per ogni singola regione, superando così l’attuale situazione che annovera una sola dirigenza con sede in Emilia Romagna.
Nella mozione si fa altresì riferimento ai dati contenuti nel “Report 2018”, realizzato dallo stesso Garante, prendendo in esame la situazione di ogni singolo istituto, con le diverse criticità più volte denunciate. «Dopo le numerose segnalazioni fatte pervenire alle autorità competenti nel corso dell’ultimo anno, nei giorni scorsi Nobili ha rinnovato l’appello per un intervento condiviso che ponesse al centro dell’attenzione i problemi più volte enunciati» ha sottolineato il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, che ha aggiunto: «Con il Garante Nobili saremo anche al Salone del libro di Torino per discutere del sistema bibliotecario delle carceri delle Marche».
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