“Una profonda leggerezza”, intervista con la poetessa Enrica Loggi

di ROSITA SPINOZZI –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La poesia è un atto di pace, sosteneva Neruda. Ma anche un atto d’amore, oserei aggiungere. Del resto pace e amore sono due sentimenti che, inevitabilmente, finiscono per sconfinare l’uno nell’altro. Poesia è nutrimento dell’anima, e chi ha avuto la fortuna di incontrare nel proprio sentiero di vita la poetessa Enrica Loggi, può ben comprendere tali affermazioni. Parole che trovano solide radici nella sua ultima raccolta di poesie, “Una profonda leggerezza”, che verrà presentata domenica 19 maggio alle ore 18, al Teatro dell’Olmo di San Benedetto del Tronto. Si tratta di un’autoproduzione, a cura grafica di Francesco Del Zompo, contenente una silloge di poesie inedite composte dal 2013 al 2018, insieme a due poemetti: Poemetto della neve e Dedicato ai fiori. La prefazione è del poeta e critico Guido Garufi, il disegno di copertina è dell’artista Paolo Annibali, autore anche di un’altra opera presente all’interno del libro. Nell’affascinante spazio teatrale incastonato in via dell’Olmo, la poetessa leggerà alcuni suoi testi accompagnata dagli attori Chiara Bellabarba e Piergiorgio Cinì. A dialogare con Enrica Loggi sarà la scrittrice Antonella Roncarolo, mentre gli interventi musicali saranno a cura del chitarrista Ricky Di Sante. Un pomeriggio che ha davvero tutte le premesse per essere definito straordinario, considerato anche l’alto valore professionale dei protagonisti tra i quali, concedetemelo, brilla più che mai l’amata poetessa Enrica Loggi. L’intervista che segue è il frutto di un nostro incontro in redazione, ed ha più il sapore di una conversazione che, alla fine si trasforma in poesia. Perché tutto, con Enrica, è poesia.

Come nasce “Una profonda leggerezza”?
Nella mia precedente raccolta PoesiEnricaLoggi, avevo riunito tutte le poesie scritte per la rivista UT dal 2012 al 2016. Negli stessi anni, fino ad oggi, venivo componendo testi poetici d’ispirazione varia, legati a temi improvvisati di giorno in giorno. Tutti insieme formano questo nuovo libro: un racconto in versi della mia quotidianità vissuta all’ombra del fare poetico. Posso dire che è la poesia stessa il filo conduttore di tutti i brani: quando particolari momenti del giorno acquistano un rilievo magico e febbrile, mi viene spontaneo trascriverli di getto e affidarli spesso anche alla rima, in qualche modo per fissarli in un cristallo di parole. “Una profonda leggerezza”, come titolo, vuole esprimere il volo e il volto di questi versi affidati al tempo assoluto della letteratura.

Qual è il valore della poesia oggi?
La poesia ha un valore straordinario sempre. Oggi più che mai è importante coltivare una dimensione ideale che vada a contrastare il movimento convulsivo della contemporaneità. La meditazione, sia essa in forma di parole che in generale nelle varie forme artistiche, rappresenta il fondamento per costruire un umanesimo fatto di levità, gentilezza e generosità di cui sentiamo urgente bisogno.

Come un poeta vive la quotidianità e i suoi ritmi?
Il poeta sente su di sé in modo particolarmente vivo la dicotomia tra quello che accade e il suo pensiero ideale; sorge così la necessità di tradurre e trasformare le sensazioni e le emozioni che comunemente entrano a far parte del suo tempo giornaliero. Egli vive cioè in un costante sforzo di sospensione contemplativa e di resa verbale di ciò che detta la sua immaginazione. Si tratta di una continua metamorfosi per realizzare una possibile armonia spirituale almeno sul piano linguistico, con il sogno di estenderla al pubblico dei lettori.

Qual è il tuo rapporto con la poesia contemporanea?
Per me è un perenne ascolto, un sentiero che immette nell’altrui immaginazione per scoprire nuove tematiche e approdare ad altri linguaggi e mondi interiori. La parola che il poeta raggiunge non ha praticamente confini: è un mare a cui si attinge per una comune navigazione nel presente e nell’immediato futuro.

Come vedi il legame tra la poesia e i giovani? Cosa consiglieresti loro riguardo al modo di avvicinarsi a questa forma espressiva?
La poesia ha un valore per ogni età, ma per i giovani vuol dire qualcosa di più perchè rappresenta anche un possibile ingresso estetico e filosofico nell’esistenza. Ho conosciuto la poesia del ‘900 scoprendo a sedici anni le opere di poeti come Parronchi e Montale, che ho trovato sulla mia strada e mi hanno iniziato a quest’esperienza che ben si sposava con le mie tendenze artistiche e coronava il mio mondo di ragazza che si affacciava alla vita rendendola preziosa e interamente percorribile. Consiglierei a un giovane di coltivare la lettura ed anche la scrittura con una particolare attenzione alla sincerità della ricerca e all’autenticità dell’espressione, in vista di una crescita spirituale sempre più viva.

Ci sono dediche particolari nel tuo libro?
Il libro è dedicato a mio padre, meraviglioso cardine della mia vita. Sento che dal Cielo mi accompagna nel mio cammino letterario con la bellezza della sua ispirazione. Vi è una dedica speciale, nel “Poemetto della neve”, a mia sorella Marisa che non è più tra noi. A lei devo un generoso sostegno e una profonda affinità di sentimenti. Ci sono anche quattro poesie dedicate ad altrettante amiche. Sono presenze costanti negli anni, e le ringrazio per la grande prossimità, vorrei dire angelica, al mio esistere. Colgo quest’occasione per dedicare una poesia, tratta dal nuovo libro, al “Graffio.online” che gentilmente ospita i miei articoli letterari.

Così assorta la vita che ci attende
nei grappoli di ore si disegna
la sua dolce fortuna inaspettata
consegnata al clamore che s’adagia
nel silenzio riposto delle stelle.

Enrica Loggi è nata a Monsampolo del Tronto (Ascoli Piceno), vive ed opera a San Benedetto del Tronto. Nel 1993 pubblica il primo libro di poesie e racconti, Vasto era il mare (Maroni Editore). Seguono Il seme della pioggia (Maroni, 1995), Musica leggera (Maroni, 2000), Di acque e segni labili (Edizioni del Leone, 2000), Il talento dei giorni (Stamperia dell’Arancio, 2002),  …A una rima di vento (Polistampa, Firenze, 2012), PoesiEnricaLoggi (I Quaderni di UT, 2016). Ha scritto anche recensioni per il teatro e per l’arte contemporanea, articoli e saggi letterari.  Ulteriori informazioni su di lei, sue poesie e testi vari, si trovano nel suo blog: “Nel soffio della poesia” (www.nelsoffiodellapoesia.blogspot.com )

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