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Martedì 28 maggio ad Ascoli Piceno la riconsegna del dipinto, il cui restauro è stato coordinato dall’Università di Camerino –
ASCOLI PICENO – Si terrà martedì 28 maggio presso il Palazzo Vescovile di Ascoli Piceno, con inizio alle ore 17, la cerimonia per la riconsegna della tela della chiesa della SS. Annunziata di Arquata del Tronto raffigurante l’Annunciazione. Il restauro del dipinto, che è stato interamente finanziato dalla Colgate-Palmolive e dai contributi dei suoi dipendenti, che hanno immediatamente voluto manifestare la loro vicinanza ai territori colpiti dal terremoto, con questo gesto simbolico di solidarietà e vicinanza, è stato coordinato dall’Università di Camerino ed in particolare dalla prof.ssa Graziella Roselli, che ha seguito le attività sia di diagnostica scientifica dell’opera prima del restauro, sia degli interventi sull’opera.
Le attività di analisi e diagnostica sono state effettuate dallo spin off di Unicam A.R.T.& Co. ed in particolare dal dott. Di Girolami e dott. Cinaglia, che hanno fornito così utili informazioni per effettuare le scelte migliori per un restauro corretto e rispettoso del dipinto. Il restauro è stato effettuato da Serena Petrelli, Michele Aureli e Davide Di Silvestro della ditta ADiP Restauri, in un primo momento presso la Italico Onlus di Corropoli e successivamente nei laboratori di Ascoli dell’ADiP. L’opera, di notevole bellezza, è così tornata al suo iniziale splendore e potrà presto essere ammirata nei Musei Diocesani di Ascoli Piceno.
Oltre alla Colgate-Palmolive si ringraziano i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio ed in particolare il maggiore Carmelo Grasso ed i Vigili del Fuoco che hanno recuperato l’opera e messa in sicurezza ed il Parroco di Arquata del Tronto, Dan Nazzareno Gaspari e il Comune di Arquata del Tronto nel sindaco Aleandro Petrucci, la Italico Onlus di Corropoli, l’arch. Michele Picciolo e in particolar modo Sua Eccellenza Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno. La cittadinanza è invitata a partecipare per ammirare l’opera restaurata e dare un segno di vicinanza e fratellanza agli abitanti di Arquata del Tronto.
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