di AMERICO MARCONI –
ROTELLA – Un libro sconcertante “Passio. Con gli occhi degli altri” l’ultimo lavoro di Alessandro Pertosa filosofo, poeta, raffinato intellettuale di Rotella. Arricchito dalla prefazione di Davide Rondoni e dalle illustrazioni di Giuliano Del Sorbo. Uscirà tra un paio di settimane con Capire edizioni di Forlì. Un libro che tratta l’ultimo Gesù: la sua passione con la salita al monte Calvario, la sua morte e la sua Resurrezione. In quindici scene sono descritti in prosa poetica i pensieri delle persone che furono testimoni del più incredibile episodio della storia dell’umanità. Il Figlio di Dio, un Innocente, si lascia mettere in croce per poi risorgere dalla morte. Quindici scene come la più attuale Via Crucis, in cui alle quattordici stazioni tradizionali si è aggiunta quella della Resurrezione. Che dà il senso ultimo a tutto il cammino.
Fin dai primi versi una, due, più rime richiamano Jacopone da Todi e la poesia religiosa. Lo sconcerto e lo strazio di tutti, di Maria in particolare, dinanzi a quella assurda croce. Ma non solo, le rime poste con sapienza musicale, carezzano l’orecchio come nell’udire le passio popolari cantate un tempo per le campagne di Rotella. Paese dominato dal bel monte dell’Ascensione che ha stimolato in Alessandro Pertosa la ricerca del silenzio, dei gesti e delle parole essenziali. Difatti al Getsemani scrive: “Si dicono in montagna le cose più importanti”. Il richiamo a Matteo è evidente, evangelista che ha collocato in montagna gli episodi salienti della vita di Gesù. E tra le passio della Chiesa, quella che si rifà a Matteo, è cantata per prima.
La scrittura di Alessandro Pertosa, sia poeta che filosofo, è riconoscibile dall’uso accurato della parola. Ogni parola sta dove deve stare, né più in avanti né più indietro. In Passio la strada che sale, a raggiungere la cima del Golgota, è disseminata di sguardi, stupore, pietà, amore, ricordi. Veronica ci avvolge con i suoi momenti di memoria e di pianto. Ma quel cammino verso l’alto è anche pieno di violenza, sangue, sussulti della carne e fa agognare la fine di tanta sofferenza. La fine c’è, ma questa volta è un inizio. L’inizio di una vita nuova libera dalla morte. “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui è risorto”. Il libro Passio di Alessandro Pertosa è un libro potente, bellissimo; indispensabile strumento per riflettere sulla quotidiana uccisione dell’innocenza.
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