di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Stop alle cassette di polistirolo in mare”, il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, ha firmato la petizione lanciata da Legambiente San Benedetto del Tronto. La raccolta firme dell’associazione ambientalista punta a bandire l’utilizzo dei contenitori monouso realizzati nel materiale plastico altamente inquinante, in particolare da parte dei pescatori. Inoltre la petizione chiede l’avvio di una campagna di sensibilizzazione, rivolta al settore pesca, per la non dispersione dei prodotti di plastica monouso in mare, nonché la stipula di una convenzione tra Regione Marche ed imprenditori ittici finalizzata alla raccolta e conferimento a terra dei rifiuti raccolti in mare durante le attività di pesca.
«Ho firmato con convinzione la petizione – afferma Urbinati – in linea con le posizioni già prese dalla Regione Marche, tramite leggi ed atti di indirizzo contro l’inquinamento e per la tutela ambientale. Penso alla legge contro le plastiche in mare, a quella sull’Industria 4.0 che fa esplicito riferimento all’economia circolare ed al riuso, a quella contro gli inceneritori per bruciare i rifiuti ed all’ultima proposta di legge licenziata dalla commissione Ambiente per vietare l’utilizzo di prodotti monouso in plastica con l’intento di ridurre la produzione di rifiuti».
Al plauso per l’iniziativa di Legambiente San Benedetto del Tronto Urbinati aggiunge una critica all’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto. «Su questo tema, al centro anche del dibattito europeo, il sindaco Piunti ha fatto solo annunci, ma non ha mosso un dito. Mi sarei aspettato, come fatto da altre località balneari come Senigallia, Sirolo e Numana, un’ordinanza del sindaco per limitare, fino ad arrivare al divieto, l’utilizzo di bottigliette e prodotti monouso in plastica, materiale ormai considerato superato, considerando anche che San Benedetto è la prima località balneare delle Marche per presenze. Ed invece non è stato fatto nulla».
«Ricordo – aggiunge Urbinati – che durante il mio assessorato alle Politiche del mare portammo a termine un progetto insieme alla cooperativa Blue Marine Service, finanziato con risorse europee finalizzato proprio all’eliminazione del polistirolo, sostituito da un materiale d’avanguardia e non inquinante. Un progetto che ricevette anche riconoscimenti internazionali. Oggi al mercato ittico di San Benedetto del Tronto ancora è preponderante l’utilizzo di cassette di polistirolo, abitudine che ci riporta al Medioevo ambientale. Come sulla sicurezza, – conclude Urbinati – anche per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento e la tutela dell’ambiente l’attuale amministrazione di San Benedetto predica bene e razzola male».
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