Torna a Castignano la magia di “Templaria Festival”. Ecco la storia e il programma

di REDAZIONE –

CASTIGNANO – Un percorso lungo 30 anni, da quelle ristrette cene medievali organizzate nel lontano 1990 in Piazza San Pietro, nella parte sommitale l’antico incasato di Castignano, nate quasi per gioco, con pochissimi fondi e materiali, con la voglia di dare impulso agli eventi estivi del borgo, e al tempo stesso creare qualcosa di diverso da ciò che si vedeva in giro. Qualche idea, molto impegno, e subito l’apporto, a quel tempo davvero del tutto amatoriale e grossolano, ma di gran cuore, dei Castignanesi. Dicevamo di cene medievali, qualche spettacolo di recitazione e scene di vita medievale con fabbri, falegnami, lebbrosi, streghe, carcerati e qualche altra manciata di figuranti.

Era il 18 Agosto 1990, l’inizio delle Notti da Medioevo, il titolo della prima edizione, poi sempre utilizzato per descrivere al meglio l’evento che da quel giorno non si è più fermato. Da quelle poche idee iniziali, fatte di curiosità, intuizione, propositività, e qualche aggancio storico (come la presenza di Via dei Templari, dell’ “Hospitale” per pellegrini sito affianco la chiesa di Santa Maria, la cui entrata è ancora oggi sovrastata da un ben visibile TAU, ed infine dal ritrovamento di resti umani  venuti alla luce senza sarcofago, seppelliti nella nuda terra con la faccia rivolta verso il suolo, tipica sepoltura riservata ai Monaci dell’Ordine del Tempio), fu un continuo di nuovi spunti, di studi, di approfondimenti, di crescita culturale, ed allo stesso tempo di partecipazione.

Dalle cene medievali in Piazza San Pietro si è arrivati ad interessare un intero centro storico, da quelle poche decine di figuranti si è arrivati agli attuali 700 figuranti Castignanesi che con il loro imprescindibile contributo permettono non solo la riuscita del festival, ma gli attribuiscono una particolarità della partecipazione collettiva che difficilmente si potrà trovare in qualsiasi altra manifestazione del genere. Dai pochi spettacoli del 1990 al fitto programma attuale fatto di oltre 150 artisti professionisti provenienti da tutta Italia che esibendosi contemporaneamente nei numerosi teatri all’aperto del circuito, per ben 5 ore in ogni serata, insieme ai figuranti ed artisti castignanesi, anch’essi ormai con un’esperienza più che invidiabile, danno luogo all’evento di questo genere più ricco e pieno che si possa trovare in tutto il territorio nazionale.

E con questa crescita fatta di cultura, spettacoli, arte, ma anche attenzione per i particolari, per l’ambientazione, per le luci, i colori ed i sapori, per l’enogastronomia, non poteva che esserci anche il riscontro del pubblico: prima centinaia poi migliaia, l’anno scorso furono in 15.000 a riempire il borgo millenario di Castignano nelle 5 sere del festival. Un apprezzamento in termini di presenze, in termine di critica, in termine di fama che ha ormai varcato ampiamente i confini regionali e senza paura di essere smentiti negli ultimi tempi anche quelli italiani. Uno degli eventi di punta dell’estate marchigiana, una delle rievocazioni medievali migliori in Italia.

EX TENEBRIS LUX – DAL BUIO ALLA LUCE, il tema di questa edizione numero trenta. Un titolo che descrive ottimamente il lungo percorso appena narrato nelle righe precedenti. Se agli albori furono le tenebre del Medioevo ad essere rappresentate, per il classico luogo comune del periodo buio e pieno di paure (tema molto suggestivo e che a livello di presa sul pubblico ha sicuramente rappresentato un ottima “arma”), col passare del tempo si è pensato, si è capito, e poi messo in campo anche molto altro, fino ad arrivare ad oggi ed a dare addirittura questo titolo all’edizione attuale: Ex Tenebris Lux, è il riassunto di un lungo viaggio irto di misteri, imprigionato nelle superstizioni, dominato da quel genere di paure che spesso nella storia, sono state un potente strumento di manipolazione. Fuori dalle tenebre è la luce di un approdo lucido e consapevole che tenterà di squarciare il buio, di svelare la verità sui tanti luoghi comuni che ancora caratterizzano l’età medievale. L’edizione 2019 illumina di luce nuova quell’affascinante lasso di tempo dopo il XI secolo. Un bagliore che coinvolge tutta la manifestazione, dagli spettacoli agli incontri passando per la rievocazione storica. Un periodo ricco di arte, cultura, innovazioni scientifiche e scoperte geografiche, capace di trasformare per sempre le abitudini e la mentalità della nostra società.

E a tutto ciò, cercheranno di dare forma gli artisti professionisti che si esibiranno. Con in testa la compagnia dei Folli ed il Teatro del Ramino, che cureranno gli spettacoli conclusivi delle 5 sere, alle ore 24,00 in Piazza San Pietro, con show preparati sapientemente e accuratamente proprio seguendo il tema proposto. Quelli delle prime due serate di sabato 17 e di domenica 18 agosto, saranno a cura del Teatro del Ramino, con “De Rerum Maleficarum”: nelle tenebre di una lotta tra poteri opposti, una lama trapassa la croce rossa sul petto del monaco cavaliere e ne trafigge il costato. I segreti della natura lo strappano alla morte, ma quella mano esperta è in grave pericolo: la conoscenza diventa indizio di peccato. Sarà invece la Compagnia dei Folli, nelle ultime tre serate, con “Fiat Lux” ad illuminare la conoscenza del Medioevo, con il ricordo di una creazione che squarcia il silenzio e le tenebre del nulla per far sbocciare una nuova vita che da essa sgorga. Tutto ciò con l’unico obiettivo di far rimanere, come sempre, a bocca aperta i visitatori. I quali potranno assistere all’interno del festival, tra le altre cose, a due eventi culturali di altissimo livello.

Il Prof. Jacopo Mordenti, autore di “Templari in Terrasanta. L’oltremare del Templare di Tiro“, il 17 agosto 2019, alle ore 21:00, con la conferenza dal titolo “TEMPLARI E TEMPLARISMO: una luce dall’Oltremare“, si occuperà di esemplificare lo scarto fra la ricerca storica e la suggestione intorno all’ordine templare, chiamando in causa l’origine dell’ordine medesimo, la sua impalcatura intellettuale, la sua prosperità materiale e le circostanze della sua soppressione. Un percorso che insisterà sull’opportunità di assumere un punto di vista diverso, in senso sì cronologico – contestualizzando, dunque – ma anche e soprattutto geografico, attingendo a quella prospettiva per certi versi perduta, rappresentata dalle fonti dell’Oriente Latino.

Il giorno 18 Agosto 2019, alle ore 21, con il suo intervento dal titolo “Le tenebre medioevali: una nuova luce sui falsi miti” sarà la volta del Prof. Franco Mezzanotte, Docente di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Perugia e Docente di Storia della Chiesa antica presso l’Istituto Teologico di Assisi. Il Prof. Mezzanotte, si occuperà di evidenziare che il Medioevo è l’età della scoperta e riscoperta dei saperi in ogni campo.

E poi ancora musica, danza, recitazione, giocoleria e acrobatica portata in scena sia dai numerosissimi gruppi di artisti di fama internazionale (tra gli altri, degni di menzione gli inediti spettacoli creati appositamente per questa 30esima edizione e portati sul “palcoscenico” da Tetraedo, Mercenari d’oriente, Circoplà, Luci sulla Danza; oppure gli spettacoli dedicatissimi ai bimbi dei Sonambulos e di Kalù Luca Puzio; o ancora le new entry musicali come i Rota Temporis e I sonagli di Tagatam, e tanto tanto altro ….) e dai sempre presenti fedelissimi gruppi castignanesi, anima indissolubile ed imprescindibile di questa manifestazione, ed alcuni presenti sin dagli albori di Templaria festival: i Carcerati, i Lebbrosi, i Fraticelli, la Compagnia dell’Oca Mafalda, i De Alchimia, i Cerevisiae Coctores, Fra Trombon de Chiavavalle, gli sputafuoco Focus Vitae e i Monaci Templari nella loro continua lotta tra bene e male.

E tutte le centinaia di persone che tra taverne, mercatini, giochi e piccole scene rappresentative di vita medievale, cercheranno di coinvolgere completamente gli spettatori in un’atmosfera unica in Italia: non più solo semplici spettatori quindi, ma immersi interamente nell’atmosfera irreale e magica del borgo, catapultati in un’epoca lontana, ed attivi protagonisti delle Notti da Medioevo di Castignano, minuscolo borgo millenario del territorio piceno  che in questo lungo percorso trentennale ha saputo con passione, orgoglio e tenacia creare dal nulla, mantenere vivo e far crescere a livelli stupefacenti Templaria festival.

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