di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Vale 40 miliardi soltanto in Europa e si prevede che possa raggiungere un valore di oltre 180 miliardi di dollari entro il 2020”. É il settore del turismo esperienziale secondo la ricerca presentata dal prof.Gian Luca Gregori, Pro Rettore dell’Università Politecnica delle Marche e svolta da Domenica Costantini, ricercatrice UnivPM. Settore del quale fanno parte pescaturismo e ittiturismo, le “due nuove opportunità” di sviluppo delle imprese ittiche promosse dalla proposta di legge n.201 approvata la scorsa settimana dal Consiglio regionale delle Marche, temi del convegno dal titolo “Nuove opportunità per le Marche: pescaturismo e ittiturismo” che si è svolto sabato 5 ottobre all’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto.
Il presidente del gruppo Pd, Fabio Urbinati, primo firmatario della legge e coordinatore
dell’iniziativa, organizzata dal gruppo Pd del Consiglio regionale, ha ringraziato il folto pubblico presente in sala ed ha proseguito: «Le Marche sono tra le prime regioni ad aver legiferato in materia di pescaturismo e ittiturismo e non è un caso se questa legge è presentata proprio qui a San Benedetto, una delle marinerie più vivaci d’Europa. É proprio da San Benedetto infatti che partì la riforma della pesca ed è da qui che cerchiamo oggi di trovare nuovi strumenti per rivisitare il turismo in maniera moderna, senza inventare nulla ma rifacendoci alla nostra tradizione turistica che ha preso il via negli anni 60, con i pescatori che, in estate, facevano delle proprie abitazioni strutture recettive che accoglievano i turisti balneari».
«Partiamo da San Benedetto ma dobbiamo far crescere la pescaturismo e l’ittiturismo in tutta la Regione – ha esordito l’assessore all’ambiente della Regione Marche, Angelo Sciapichetti – dobbiamo replicare ciò che è stato fatto per gli agriturismi nel settore ittico. Il turismo esperienziale è il futuro, si viene al mare anche per portarsi a casa la “cartolina” di un momento che duri per sempre». Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche ha posto l’accento sull’importanza della conservazione della biodiversità e del recupero delle plastiche in mare: «La stretta collaborazione con il consigliere Urbinati e con l’assessore Sciapichetti ha permesso in questi anni di promulgare leggi che in molti casi hanno anticipato l’Unione Europea. In questa legge in particolare sono numerosi i riferimenti all’ambiente, la promozione di attività di formazione tese all’educazione ambientale, gli interventi legati all’uso sostenibile degli ecosistemi acquatici, la tutela dell’ambiente marino e costiero».
«Nella normativa relativa a pescaturismo e ittiturismo c’è tutta la caparbietà della gente di mare capace di reinventarsi – ha sottolineato il vicepresidente di Federpesca Federico Bigoni – si è sempre più convinti della necessità per l’imprenditore ittico di ampliare il proprio sguardo verso la filiera e verso la valorizzazione degli aspetti gastronomici e culturali attraverso una sinergia con le imprese dell’agroalimentare. Trasmettere la “vita del mare”, mostrare da dove viene il pesce, prodotto d’eccellenza, alle persone ecco ciò che permetterà questa nuova opportunità offerta al settore ittico».
Infine è stata la volta del senatore Giorgio Fede che ha manifestato la necessità di colmare il vuoto normativo a livello nazionale: «San Benedetto – ha dichiarato – è all’avanguardia su molte cose ed anche per quanto riguarda i pescatori di plastica, dobbiamo prendere esempio dalla nostra città». Ed è stato proprio l’argomento introdotto dal senatore Fede a “dare l’assist” al consigliere Urbinati per concludere: «Ciò che non va dimenticato è che, come sottolineato da Francesca Pulcini, in questa legge ci sono numerosissimi riferimenti alla promozione di una economia di tipo circolare. Non dimentichiamoci – ha evidenziato il Consigliere – ciò che diciamo spesso: le Marche sono una regione al plurale, una regione racchiusa tra le montagne, le colline e il mare ed è sempre più necessaria l’integrazione tra imprese agricole ed ittiche, per questo tengo particolarmente all’articolo 9, quello che parla della valorizzazione delle filiere agricole e della pesca locale».
«Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile l’approvazione della legge dall’assessore Sciapichetti a tutti i soggetti coinvolti tra i quali Capitaneria di porto, Legambiente, Federpesca etutti i portatori di interesse. – conclude Urbinati – Le audizioni sono durate per oltre un anno, tanto lunga è stata la gestazione di questa proposta di legge alla quale penso da circa dieci anni e che finalmente è divenuta uno strumento reale per la promozione delle imprese ittiche e per dare nuoveopportunità lavorative ai giovani che vogliono dedicarsi alla pesca. La Giunta entro 60 giorni emanerà il Regolamento attuativo e finalmente potremo utilizzare interamente i fondi europei del Feam per riqualificare imbarcazioni, strutture recettive e per la promozione culturale e ambientale del nostro mare».
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