di REDAZIONE –
La città rientra tra le “esperienze da fare” nelle Marche messe al secondo posto della classifica mondiale “Best in travel” –
MACERATA – É al numero tre Macerata, tra le sei mete consigliate nelle Marche dalla Lonely Planet. La città viene menzionata tra le “esperienze in primo piano” della regione inserita al secondo posto della classifica “Best in Travel”, tra le 10 regioni da visitare nel mondo. Proprio nelle Marche subito dopo Urbino (al numero uno per gli eventi in onore del 500esimo dalla morte di Raffaello) e le strabilianti Grotte di Frasassi, compare il capoluogo identificato con il suo monumento simbolo: lo Sferisterio. Dopo vengono inserite Pesaro, Ancona e il Conero. «Riconoscimenti così prestigiosi non arrivano mai per caso: sono piuttosto il frutto di un lungo impegno, durato anni e fondato sull’idea che Macerata potesse competere a livello internazionale come luogo di grande interesse. Costruito facendo emergere il talento culturale e creativo di una comunità piena di energia e capace di raccogliere le opportunità; trasformato investendo sulle qualità dei luoghi e dei servizi. Un’attestazione mai ricevuta prima che ci incoraggia, e in qualche modo ci sfida, a guardaci ancora una volta allo specchio, con la consapevolezza di vivere in una città che offre una bellezza e un’accoglienza di cui oggi si parla in tutto il mondo».
Nella pubblicazione diffusa in tutto il mondo che ogni anno elegge dieci Paesi, dieci regioni e dieci città tra le mete da scoprire o riscoprire a proposito di Macerata si legge: «Macerata è bellissima. Metti un piede dentro le mura cinquecentesche – continua la descrizione – sali così a casaccio lungo le sue stradine e lo capisci subito. Però ha un problema, o forse due: passa per essere sonnacchiosa al limite della noia e crede di essere ancora, e solo, una cittadina di provincia; di una provincia fondamentalmente agricola, per di più. E invece è proprio l’opposto. È una città tanto vivace e stimolante da avere tutte le carte in regola per giocarsela con i capoluoghi più battuti e rinomati. I suoi musei sono una gioia, le chiese una continua scoperta, i palazzi nobiliari un tuffo nella storia. Nelle piazze – popolate a ogni ora da sciami di studenti universitari – ci sono decine di locali, i vicoli pullulano di ristoranti e bistrò, ci sono cinema e teatri all’avanguardia. E poi c’è quella meraviglia che è lo Sferisterio, uno stadio neoclassico a forma di arco, trasformato in tempio della lirica. Se saprete osservare bene – continua la guida – e se avrete abbastanza faccia tosta da intrufolarvi anche là dove non potreste, troverete angolini nasco sti, passaggi segreti e raccolti cortili che viri compenseranno con scorci incantevoli. Scivolate tra le piagge (larghe scalinate in origine usate per i cavalli), salite e scendete senza sosta tra Piazza della Libertà e Piazza Mazzini, i due epicentri della città, e, prima ancora di esservene resi conto, Macerata vi avrà stregati».
Soddisfatta l’assessore alla Cultura e al Turismo Stefania Monteverde: «Siamo orgogliosi di vivere in una città e in un territorio bellissimi, e lo sappiamo – dice l’assessore alla cultura e turismo, Stefania Monteverde – È la Marca Maceratese. Il nostro carattere laborioso ci spinge a guardare questo importante riconoscimento come uno stimolo a rafforzare il sistema di accoglienza verso i viaggiatori con i musei, i servizi, la ricettività, le iniziative culturali sempre più all’altezza di un’ospitalità generosa e piena di affetto».
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