di REDAZIONE –
CHIETI – Venerdì 1 novembre alle ore 17 presso il MuMi Museo Michetti, in Piazza San Domenico di Francavilla al Mare, sarà inaugurata la mostra personale di Mario Vespasiani dal titolo “Eschatology – opere monumentali sul mistero ultimo” a cura di Giuseppe Bacci con il patrocinio del Comune di Francavilla al Mare. Un progetto site specific dal forte impatto installativo-ambientale in quanto verranno esposti due inediti dipinti ad olio, di circa 10 metri di larghezza per 2 di altezza, realizzati appositamente per il luogo. Opere che si relazionano non solo con l’imponenza dello spazio museale e con quei riferimenti allo spirituale presenti fin dagli esordi nella ricerca di Vespasiani, ma anche con le due splendide tele, analoghe per tema e dimensioni conservate al piano terra, realizzate da Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 1851 – Francavilla al Mare, 1929) per l’Esposizione Universale di Parigi dell’anno 1900.
L’esito che ne deriva è stupefacente: non solamente per le misure delle tele, per quanto eccezionali, ma per il taglio cinematografico e per la pittura aurorale di sublimazione spirituale che avvolge lo spettatore, ampliandogli le percezioni emotive. Le due opere-installazione di grandissime dimensioni sono attuali non tanto per l’esito pittorico quanto per lo stato d’animo generato, che si colloca a trapasso della postmodernità. Sul palcoscenico di Vespasiani la scenografia sembra disegnata dalla fantasia di un mistico: il paesaggio appare ora lunare ora tibetano; il racconto passa da una rappresentazione antropologica ad una religiosità ancestrale, per approdare a soluzioni che non sono semplicemente pittoriche, ma intravvedono il tentativo di condurre lo spettatore ad ulteriore attraversamento.
Anche in questa esposizione Mario Vespasiani si conferma uomo-artista visionario, mostrando una ulteriore tappa che si innesta in un percorso ventennale di notevole complessità. La mostra va ben oltre i consueti e pur altissimi riferimenti chiamati in causa dal prestigio del luogo espositivo. Sul piano dei contenuti e dell’aspetto formale, il valore e l’attualità dell’evento sta nell’ardua scelta di approfondire il tema escatologico mediante l’uso originale e sapiente di simboli e metafore. In teologia e nelle religioni l’escatologia è una dottrina tesa a indagare il destino ultimo del singolo individuo, dell’intero genere umano e dell’universo. E in quanto legata alle aspettative fondamentali dell’uomo, influisce (o potrebbe farlo) sulla visione del mondo e sulla condotta quotidiana, Mario Vespasiani parte da questa riflessione per approfondire la personale indagine interiore in rapporto agli avvenimenti odierni e che le menti più sensibili riescono già ad intuire dai molteplici segnali che affiorano dall’osservazione del panorama mondiale.
La mostra è visitabile dal 1 al 19 novembre, tutti i giorni da martedì a domenica dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20. L’ingresso è libero.
Copyright©2019 Il Graffio, riproduzione riservata