di REDAZIONE –
SPINETOLI – Battesimo d’eccezione per il primo Calendario della Locanda “Centimetro Zero”, il progetto sociale che da quattro anni, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, a Spinetoli impiega giovani con disabilità intellettive. Realizzato con una serie di foto-ritratto dei ragazzi impegnati nel ristorante sociale, il Calendario 2020, fresco di stampa, domenica scorsa ha viaggiato oltre oceano per approdare alla terza edizione di uno degli eventi enogastronomici e di charity più importanti d’America: “Once upon a kitchen” che ha visto protagonisti cinque giganti della ristorazione internazionale: Mauro Colagreco, Massimo Bottura, Alex Atala, Antonio Bachour e il winemaker Roberto Cipresso.
E proprio grazie all’enologo famoso nel mondo, padrino di Centimetro Zero, il Calendario 2020 ha fatto il suo ingresso nell’iconico New World Center di Miami Beach che ha ospitato l’evento dopo le due edizioni realizzate a New York. É qui che è stato consegnato nelle mani di Massimo Bottura che non più tardi di due settimane fa aveva incontrato ad Amandola i ragazzi della Locanda che hanno collaborato all’evento “Diamanti a tavola”.
«É bellissimo quando i progetti si rincorrono, si trovano e si abbracciano. – commenta Roberto Cipresso – Il Calendario 2020 di Centimetro Zero esprime con il sorriso dei suoi ragazzi tutto il calore di un progetto sociale che sta migliorando le loro vite e che si fonde perfettamente con l’armonia che ruota intorno al mondo della ristorazione. L’evento di Miami Beach è sempre un unicum ed aver portato qui il sorriso di questi ragazzi è stata una bella emozione». «Il calendario dei miei amici formidabili della locanda Centimetro Zero è arrivato a Miami – ha scritto Cipresso commentando la foto con Bottura condivisa sul suo profilo Instagram – ed è passato nelle mani di un altro padrino di questa bella compagnia».
«Dei giorni della preparazione del Calendario ricorderemo le risate, l’impegno e lo stupore nel vedere come, ritratto dopo ritratto, la nostra idea prendeva forma – spiega Roberta D’Emidio, responsabile del progetto sociale -. Sapere ora che il nostro messaggio è arrivato oltre oceano grazie a due amici davvero speciali, ci riempie d’orgoglio. Colgo l’occasione per ringraziare la Fondazione Carisap, per il suo indispensabile sostegno, e tutti i ragazzi che con un po’ di pazienza e tanto divertimento sono stati modelli per un giorno».
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