di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non si ferma la battaglia del consigliere regionale Fabio Urbinati sul nuovo ospedale del Piceno. Questa volta, l’esponente di Italia Viva torna a parlare del nuovo nosocomio all’indomani di una conferenza stampa sul tema alla quale ha preso parte anche Cesare Milani, direttore dell’Area Vasta 5. Conferenza indetta a sua insaputa, nonostante la sua costante attenzione al problema e la sua profonda conoscenza della situazione. «Apprendo con stupore la notizia della conferenza stampa che si è svolta ieri a Spinetoli per parlare del progetto del nuovo ospedale. Non contesto legittimità della scelta, ma il metodo sì, perché – spiega Urbinati – non mi sembra corretto che un consigliere regionale di maggioranza non venga informato dell’esistenza di una conferenza di questo tipo. Né per iscritto né a voce».
«Una decisione che contesto soprattutto perché proprio pochi giorni fa sono stato oggetto di attacchi strumentali ed infondati da parte del sindaco di San Benedetto del Tronto proprio su questo tema. Mi sono sempre speso, in prima persona, per la realizzazione dell’ospedale Piceno. Anche quando la Regione Marche ha commesso qualche passo falso» sottolinea il consigliere di italia Viva, chiedendosi se il suo contributo possa ancora essere utile alla causa. «Un dubbio che nasce dal fatto che – spiega Urbinati – da tempo su alcune vicende, come questa dell’ospedale e quella del Centro Agroalimentare del Piceno, è stata tradita la mia lealtà».
Il consigliere prosegue la sua riflessione ricordando a tutti coloro i quali hanno preso parte alla conferenza che: «Il nuovo piano sanitario regionale, che porteremo in approvazione in Consiglio Regionale tra qualche settimana e che è già stato licenziato dalla Commissione Sanità, sulla parte riguardante gli ospedali recita così: “Per quanto riguarda la costruzione di nuove strutture ospedaliere è da prevedere, inoltre, la predisposizione di un’accurata analisi costi/benefici, da sottoporre al vaglio della Commissione assembleare competente, sulla costruzione/ammodernamento/manutenzione delle strutture sanitarie regionali prima di avviare l’iter di nuove costruzioni».
Ricordando a tutti la necessità di cambiare metodo al fine di ottenere un risultato soddisfacente per la sanità locale, il consigliere conclude annunciando che “iscritti e simpatizzanti di Italia Viva provenienti da tutti i paesi della provincia si ritroveranno il 13 gennaio per discutere dei problemi legati al nuovo ospedale”.
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