“We Are the World”, trentacinque anni dopo

di ROSITA SPINOZZI –

Quanti di voi, età anagrafica permettendo, non hanno mai cantato appassionatamente “We Are the World”? Magari abbracciati alla persona vicina, in virtù del nobile e umanitario significato di un brano che occupa un posto importante nella storia della musica mondiale e che, essendo stato inciso il 28 gennaio 1985 (stessa notte degli American Music Award), oggi raggiunge il traguardo dei trentacinque anni. Scritto e composto da Michael Jackson e Lionel Richie e prodotto da Quincy Jones, il brano venne concepito a scopo benefico dagli USA for Africa – USA in questo caso sta per United Support Artists – un gruppo formato da ben 45 celebrità, per la maggior parte statunitensi, della musica pop. I fondi raccolti da “We Are the World” furono interamente devoluti alla popolazione dell’Etiopia, vittima in quel periodo di una disastrosa carestia. La geniale idea scaturì dalla mente di Harry Belafonte, il cui manager ebbe l’intuito di dare un prezioso suggerimento: coinvolgere molti artisti, sul modello del progetto dei Band Aid che nel 1984 realizzarono “Do They Know It’s Christmas?”, orecchiabile e allegro brano a scopo benefico contro la fame in Africa.

E tanto è stato. La parte strumentale con le voci guida di Michael Jackson e Lionel Richie furono registrate pochi giorni prima, ma il 28 gennaio il brano fu inciso per intero a Hollywood, con la partecipazione di tutti i 45 cantanti del gruppo. A Lionel Richie, Michael Jackson, Stevie Wonder, Diana Ross, Ray Charles, Tina Turner, Cyndi Lauper, Billy Joel, Bob Dylan, Bruce Springsteen e Dionne Warwick l’onore e l’onere delle voci soliste.  La Columbia Records si accollò per intero le spese di produzione e di distribuzione. Il brano fu pubblicato il 7 marzo, in 800mila copie che andarono subito a ruba. Il brano vinse il Grammy Award come “Canzone dell’anno”, “Disco dell’anno”, “Miglior performance di un duo o gruppo vocale pop” e “Miglior videoclip breve”. Furono vendute 7,5 milioni di copie soltanto negli Stati Uniti d’America e la canzone, inserita nell’album omonimo, vendette circa 3 milioni di copie.

In conclusione, il progetto “We Are the World” raccolse un totale di circa 100 milioni di dollari. La canzone fu interpretata per la prima volta dal vivo al concerto del Live Aid il (13 luglio 1985) al John F. Kennedy Stadium di Filadelfia da quasi tutti i cantanti presenti nella registrazione originale, ai quali si unirono altri artisti presenti alla serata, tra cui Cher e Madonna. Il resto è storia. Una storia infinita che non ci abbandona mai, perché il suo messaggio arriva ai nostri giorni più limpido e attuale che mai: “noi siamo il mondo, noi siamo i bambini”. “We Are the World” porta con sé il ricordo della mia adolescenza e di quanti l’hanno condivisa con me, quando ancora pensavamo che tutto fosse possibile, quando i nostri sogni profumavano la realtà. Noi siamo ancora il mondo. Non dimentichiamolo mai. Anzi, cantiamolo ancora. Magari restando abbracciati.

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