di REDAZIONE –
ANCONA – Pochi giorni fa la lingua Lis ha fatto il suo ingresso per la prima volta al Festival di Sanremo, e proprio oggi, è stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale la proposta di legge a firma Celani, Volpini, Minardi, Micucci, Leonardi, Marconi, Pergolesi, Giancarli che ha l’obiettivo di Promuovere il riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva. Finalmente il miglioramento della qualità della vita e il raggiungimento di una piena inclusione nella società e la partecipazione alla vita collettiva delle persone con disabilità sensoriale attraverso l’abbattimento di ogni barriera alla comunicazione sono temi all’ordine del giorno nell’agenda politica.
Relatore di maggioranza il capogruppo Dem, Francesco Micucci che ha evidenziato: «Dopo alcuni mesi di gestazione arriva in aula questa importante legge che mira alla piena inclusione delle persone con disabilità auditive nella nostra società. Questo Consiglio regionale già con altre mozioni e altre iniziative ha posto all’attenzione la problematica e come gruppo Pd già da tempo è prevista la presenza di interpreti Lis nel corso delle nostre iniziative. É un tema di particolare sensibilità – ha continuato il Capogruppo Pd- ed è stato necessario tenere in considerazione più punti di vista, per questo la “gestazione” della norma è stata così lunga».
Micucci ha spiegato poi nel dettaglio i contenuti della legge, dai destinatari, le persone sorde, sordocieche, con disabilità uditiva in generale, agli interventi in ambito scolastico e formativo volti a rendere effettivo il diritto allo studio attraverso il pieno accesso alle attività formativo-educative con la concessione di contributi regionali per finanziare l’apprendimento e l’utilizzo della Lis.
«Il quarto articolo parla di accesso all’informazione – ha proseguito Micucci – con la stipulazione di accordi o protocolli d’intesa con emittenti televisive private e locali e con la sede regionale delle Marche del servizio radiotelevisivo pubblico. Un altro articolo di vitale importanza è quello sull’accesso ai servizi sanitari. Gli enti sanitari regionali assicureranno grazie a questa norma un servizio di interpretariato in Lis, uno strumento operativo davvero fondamentale nei luoghi della salute».
Infine Micucci ha fatto un accenno alle risorse stanziate: «C’è stato uno forzo con l’individuazione di 40mila euro nei meandri del bilancio per finanziare l’intervento. Abbiamo inoltre inserito una clausola valutativa per verificare se la norma dà i risultati sperati o se è necessario modificarla. Credo – ha concluso Micucci- che sia un buon lavoro, ringrazio tutti gli attori coinvolti, dai rappresentanti delle associazioni a tutti coloro che hanno lavorato alla Legge. Penso che il testo finale sia di ottimo valore e che questa legge possa essere annoverata a pieno titolo tra quelle di particolare vanto per questa Amministrazione».
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