di ROSITA SPINOZZI –
ASCOLI PICENO – Ci sarà anche il “Licini” di Ascoli Piceno alla III Biennale dei Licei Artistici Italiani, con tre opere realizzate dagli studenti Joyce Chen, Maria Elisa Palermi e Leonardo Corradetti. La pregevole manifestazione, organizzata dal Liceo Artistico Statale “Enzo Rossi” di Roma, si svolgerà a maggio nella città capitolina. Il titolo dell’iniziativa è “Sulle orme di Leonardo: l’arte come ricerca” ed ha come oggetto l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di opere artistiche inerenti il tema che, appunto, ruota intorno alla figura di Leonardo Da Vinci, genio universale per eccellenza, artista, ingegnere, scienziato che concepiva il disegno come uno strumento per indagare la realtà che ci circonda. Ed è proprio partendo da questa considerazione che gli studenti sono chiamati a riflettere e a progettare sul tema dell’arte come ricerca continua che approfondisce il rapporto tra l’uomo e l’universo. Un “richiamo” irresistibile per i tre bravissimi ragazzi del Liceo Artistico Statale “O.Licini”, ammessi alla Biennale in virtù del loro talento e della validità degli elaborati artistici proposti, perfettamente in linea con il pensiero leonardesco. Le loro opere – realizzate sotto la guida del referente prof. Anselmo Brutti, docente di Discipline pittoriche dell’Istituto – hanno appunto inglobato l’aspetto della sperimentazione per meglio confrontarsi con il dato reale e, quindi, dell’arte e del disegno come strumento di conoscenza. «Il metodo d’indagine del mondo fenomenico, tipicamente leonardesco, ha considerato, nei significati e nelle tecniche realizzative delle opere, l’importanza del dato visionario e spirituale, di modo che l’atteggiamento dell’uomo contemporaneo nei confronti dell’universo sia determinata non soltanto dal suo rapporto con l’evoluzione tecnologica, ma anche e soprattutto dal suo progresso interiore» spiega il prof.Brutti, che ha seguito gli allievi nel loro percorso di crescita umana ed artistica. Perché l’arte, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è una cosa seria e il “Licini” ha sempre avuto il pregio di volare alto prendendo parte ad eventi qualificanti non solo per l’istituto, ma anche per i ragazzi che hanno sempre avuto modo di attivare un sano e stimolante confronto con i vari linguaggi artistici che li circondano.
Ecco le opere degli studenti Joyce Chen, Maria Elisa Palermi e Leonardo Corradetti con relative schede di presentazione:
Città: Ascoli Piceno. Denominazione Istituto: IIS “Orsini – Licini” – Liceo Artistico “Osvaldo Licini”. Sezione Artistica: Audiovisivo e Multimediale.
Titolo opera: The Journey. Tecnica: Video. Dimensioni/Durata: 4’39”
Autori: Joyce Chen; Leonardo Corradetti; Maria Elisa Palermi
Classi: 2^ D; 5^ Audiovisivo e Multimediale; 5^ “A” Arti Figurative
Docenti: Anselmo Brutti; Cinzia Vagnoni
Breve descrizione dell’opera: Il viaggio negli inferi di una creatura alata, riferimento agli studi leonardeschi sulla meccanica del volo. L’uomo, che sembra sfidare Dio con la scienza, si aggrappa a un volatile librandosi nel cielo, ma cade, precipita in un contesto di razionalità incombente, da lui stesso creata, il rettangolo nero, che aumenta e invade il campo, fino a risucchiare la bestia e la persona nel buio profondo. Il serpente e la mela, evidenti simboli della tentazione e del peccato, sono l’intermezzo prima del magma cosmico ed esistenziale: pittura d’azione e fuoco; Jackson Pollock e Fabrizio Plessi. Batte un ritmo percussivo che si innesta con la scomparsa del cielo e del fuoco e l’inizio della geometria organizzata in celle, il suono elettronico è la pulsazione bionica, contrappunto al fenomeno della creazione e della distruzione. Il caos e la Via Lattea.
Link video: https://youtu.be/YSq3U9rZLH0
Città: Ascoli Piceno. Denominazione Istituto: IIS “Orsini – Licini” – Liceo Artistico “Osvaldo Licini”. Sezione Artistica: Arti figurative Misto
Titolo opera: Vuoto – Contento Tecnica: Stampa digitale su dekosint Dimensioni: 150 x 113. Autore: Joyce Chen Classe: 2^ D Docente: Anselmo Brutti.
Breve descrizione dell’opera: Il corpo vuoto, lo spirito pieno, il nostro tempo fa aumentare il bisogno di una ricerca interiore e si genera un contrasto fra i livelli. Le vette della montagna misurano l’incombenza del necessario ed aprono lo spazio dietro, dove emerge la figura con un gesto divino, che misura l’espansione di liberi festoni colorati verso l’infinito, come fossero bandiere di preghiera. Mentre l’uomo vitruviano misurava le corrette proporzioni del corpo umano, che potevano essere iscritte sia nel quadrato che nel cerchio, forme geometriche perfette e complete, l’uomo del nostro tempo crea un collegamento fra la sua carcassa e lo spazio decorativo.
Città: Ascoli Piceno. Denominazione Istituto: IIS “Orsini – Licini” – Liceo Artistico “Osvaldo Licini”. Sezione Artistica: Arti figurative Misto
Titolo opera: Butterfly Tecnica: Olio su tela Dimensioni: 28 x 35
Autore: Joyce Chen Classe: 2^ D Docente: Anselmo Brutti
Breve descrizione dell’opera: Zuanghzi, filosofo e mistico cinese del IV secolo a. C., sognò una notte di essere una farfalla. Al suo risveglio restò confuso, non sapeva se fosse stato lui a sognare la farfalla o la farfalla che invece stava sognando lui. Questa opposizione fa riflettere sulla possibilità di non riconoscere le condizioni dell’esistenza, quindi andare oltre il limite e la paura del finito e dunque della morte. La scienza opera per il miglioramento delle condizioni di vita dell’essere umano, per prolungarne la sua durata. La creatività ne dà il senso. Il dipinto sprigiona questa possibilità di interpretare il gesto pittorico come un’espansione che unisce i valori di superficie, luogo dell’esistenza dell’opera. Il fare arte diventa l’essenza di questa possibilità ed è condizione scientifica per la conoscenza del “se”. (ndr. un se senza accento, poiché inteso come congiunzione per il periodo ipotetico).
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