di REDAZIONE –
PORTO SAN GIORGIO – Dalle farfalle di RisorgiMarche a quelle evocate da Liliana Segre in occasione del suo discorso al Parlamento Europeo di Bruxelles. C’è un filo rosso che lega Noa, straordinaria cantautrice di origini israeliane, alla senatrice a vita che all’età di 14 anni venne deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. «Sono due donne che hanno lottato e che lottano quotidianamente per una convivenza pacifica tra i popoli – ha ricordato Giambattista Tofoni in apertura del concerto tenutosi mercoledì sera a Porto San Giorgio -. Due esempi assoluti di come attraverso la conoscenza il mondo possa e debba diventare un posto migliore».
Parole che hanno riecheggiato all’interno di un Teatro Comunale gremito in ogni ordine di posto e che hanno preceduto i ringraziamenti da parte della stessa Noa alla città ospitante e a tutte le Marche. «Una terra meravigliosa, che amo molto» ha detto, ricordando proprio la sua partecipazione nel 2018 alla seconda edizione del festival organizzato da Neri Marcorè e da Tofoni.
Poi soltanto musica, a riempire menti e cuori dei 300 spettatori accorsi per ascoltare un vastissimo repertorio. Due ore di canzoni, da quelle tratte dal suo ultimo cd “Letters to Bach” (prodotto da Quincy Jones) ai classici che da anni questa incredibile artista porta in tutti i teatri del mondo, a partire da “Beatiful that way”, brano simbolo del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.
«Ancora una volta Tam è stato capace di regalare suggestioni ed emozioni al suo pubblico – conclude Tofoni -. Il merito, oltre al mio staff e ai tecnici in sala e sul palco, va al Comune di Porto San Giorgio. Ringrazio gli assessori Baldassarri e Gramegna, che hanno partecipato in maniera entusiasta all’evento, così come il Prefetto Filippi per la sua gradita presenza, segno di una grande attenzione da parte delle istituzioni per un valore imprescindibile come quello della cultura».
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