Coronavirus, i segni dei tempi sono troppo evidenti

di GIUSEPPE FEDELI –

Poche notazioni intorno a una problematica che sta catalizzando l’attenzione mondiale: la rapida e “cieca” diffusione del kovid19. L’uomo è lupo all’uomo, diceva Hobbes, e mai come in questa temperie il teorema è evidente, si dimostra da sé. Una sorta di “dagli all’untore” fa calare la mannaia dell’obnubilamento sulle coscienze intisichite, impaurite, preda del delirio e della più patologica coazione a ripetere. A latere, una speculazione immonda, tesa a lucrare sulla vendita di mascherine e igienizzanti:  incontri un cinese per strada e lo radi al suolo, perché è  lui il capro espiatorio di un un’angoscia liquida e pervasiva. Già prima i rapporti tra simili erano quasi azzerati. Adesso si scatenerà un odio allo stato diffuso, slatentizzato dalle (pseudo)evidenze.

Thanatos ha sottomesso Eros, “sterilizzandolo”, depotenziandolo al punto, che il valore della fratellanza resta l’eco di un proclama rivoluzionario che incendiò gli animi nella seconda metà del XIX secolo, riscrivendo lo statuto antropologico( che ci sia riuscito o meno, è  altro-da). Si può parlare di pandemia, quando si tratta di un virus bensì mutageno- come tutti i virus-, ma le cui conseguenze non superano di molto gli strascichi delle febbri “stagionali”? Grazie, tecnologia, per averci salvato. Grazie, magnifiche sorti e progressive, per averci promesso un paradiso di cartapesta. Voci inascoltate quelle dei profeti di un’era folle e prona alla techné, Hans Jonas in prima fila. Prometeo mostra più che mai la sua vulnerabilità, il suo essere nudo davanti al Cosmos. Non si può impunemente rubare il fuoco sacro agli dei, la legge segreta che governa  la natura.

In conclusione, di là da ogni considerazione di tipo nosologico e di pertinenza degli infettivologi – che non mi compete -, non posso non cogliere la follia che rapisce il senno degli uomini, complici la grancassa dei media e il politically correct, che ha superato la soglia della vergogna  davanti a Dio. Quarantena sì o no? Isolamento coatto e azioni di ortopedia molecolare, anche a livello socio-economico? Siamo molto al di là del Mythos, che  creava archetipi per cercare di risolvere gli enigmi della esistenza, prima che nascesse l’amore per la Sapienza. Rifulge allora, nella sua Verità inconfutabile la Parola che salva, scolpita nel Libro dei Libri. Tentazioni millenariste? I segni dei tempi sono troppo evidenti. O forse questi sono il frutto della stoltezza dell’uomo, della corsa sfrenata al nulla, irrimediabile e masochista. Il branco, si sa, è bue e ragiona con una sola testa: quella del Quarto potere, che ormai è lanciato verso il folle volo.

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