di REDAZIONE –
ANCONA – Si è svolta questa mattina presso la sede della giunta regionale, a Palazzo Raffaello, una riunione dei capigruppo consiliari per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. Il presidente Luca Ceriscioli ha voluto informare, infatti, i consiglieri regionali sulla situazione e il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, accogliendo la proposta, ha convocato la conferenza dei capigruppo. Una modalità di condivisione e aggiornamento della situazione giudicata da tutti gli intervenuti utile e molto opportuna alla luce del continuo evolversi degli scenari e per arrivare a scelte condivise. Erano presenti oltre al presidente Luca Ceriscioli e all’assessore regionale Fabrizio Cesetti, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo, Renato Claudio Minardi vicepresidente (Pd);Piero Celani vicepresidente (Fi);Mirco Carloni consigliere segretario (Lega);Boris Rapa vicesegretario (Uniti per le Marche), i capigruppo Francesco Micucci (Pd);Gianni Maggi (M5s);Jessica Marcozzi (Fi);Fabio Urbinati (Italia Viva);Sandro Zaffiri (Lega);Elena Leonardi (Fdi);Gianluca Busilacchi (Art. 1); i consiglieri Romina Pergolesi (M5s); Francesco Giacinti (Pd) presidente Commissione affari istituzionali.
Da tutti, al di là dell’appartenenza politica, è stata data la massima collaborazione alla giunta regionale condividendo i principi di precauzione e di prevenzione messi in atto con le misure regionali e governative. In tutti gli interventi è stato dato atto unanimemente al presidente Ceriscioli di aver gestito bene questa fase difficile, anche nei giorni precedenti con alcuni atti e decisioni presi in prevenzione mettendo la salute pubblica al primo posto. Quindi il presidente Ceriscioli ha aggiornato i presenti anche sul quadro dei dati di contagio di oggi che sono purtroppo in crescita, ma anche informato che si stanno prendendo tutte le misure di riorganizzazione sanitaria indispensabili e con visione prospettica, come l’aumento delle terapie intensive e dei posti letto dedicati ai casi positivi di Coronavirus in reparti di infettivologia attraverso anche l’accorpamento dei servizi. Il sistema sanitario marchigiano in questa fase è a pieno regime di efficienza e non in sofferenza riguardo a carenze, ma occorrerà sicuramente reperire figure mediche specializzate e aumentare posti letto dedicati. A tale proposito da tutti i consiglieri e presidenti, è stato espresso un ringraziamento molto sentito a tutto il personale sanitario impegnato in questo momento difficile, con turni di lavoro straordinari e la massima professionalità espressa da medici, infermieri, assistenti e volontariato sanitario.
«Un incontro importante quello di oggi – ha sottolineato Ceriscioli – per fare il punto insieme e con la massima trasparenza su questa emergenza. Un modo anche per informare la comunità regionale, preoccupata in questo momento per quello che accade, che esiste nelle Marche una capacità di ragionare insieme e condividere percorsi e scelte, che aiuterà a fare bene e a rispondere alle esigenze dei marchigiani sia in termini di salute che di sostegno economico». «É emersa un’unità di intenti e convergenza da parte di tutte le forze politiche – ha evidenziato Antonio Mastrovincenzo – e una solidarietà verso l’azione del governo regionale. Su questo lavoreremo insieme nei prossimi giorni, Consiglio e Giunta, per affrontare su tutti i versanti questa emergenza e per dare segnali positivi a tutta la comunità marchigiana».
Accanto al tema sanitario è stato affrontato anche il problema dei danni economici e il presidente Ceriscioli ha assicurato che si sta già agendo in parallelo, con misure di competenza regionale e progettando alcune azioni di sostegno ai lavoratori e alle piccole e medie imprese, anche riconvertendo la destinazione di alcuni fondi per agire con immediatezza, in modo da consentire di attraversare una prima fase critica. Insieme ai consiglieri è stata condivisa anche la scelta di una comunicazione forte alla popolazione appellandosi al senso di responsabilità di ognuno, specialmente rivolgendosi alle persone poste in quarantena per tutelare efficacemente le persone con più fragilità (anziani e patologici cronici).
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