Macerata, emergenza Coronavirus: ecco le indicazioni per le attività del territorio

di REDAZIONE –

MACERATA – Convocata questa mattina dal sindaco Romano Carancini una riunione, alla quale hanno partecipato i componenti della Giunta e i dirigenti, per fare il punto sull’emergenza Coronavirus alla luce del nuovo Decreto 9 marzo 2020 del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che da oggi considera tutta l’Italia zona protetta. La riunione ha avuto l’obiettivo di mettere nero su bianco, a seguito del  decreto governativo, una nota applicativa che fornisce una serie di indicazioni interpretative delle attività del territorio diverse da quelle degli organi sovraordinati.

Nel sito del Comune www.comune.macerata.it/coronavirus c’è una sezione dedicata alla problematica contenente, oltre naturalmente al decreto 9 marzo 2020 del Governo, anche le Faq, le domande più  frequenti sul provvedimento, con relative risposte, la nota applicativa del Comune di oggi,  l’ordinanza n. 4 del 10 marzo della Regione Marche  con le misure che devono adottare le persone che provengono dalle  regioni del nord Italia compresa la quarantena.

Il sindaco Romano Carancini oggi ha registrato anche un nuovo messaggio per il servizio Alert System in cui ha messo in evidenza i punti essenziali dell’ultimo decreto Conte e della nota applicativa del Comune di Macerata.

Nella nota applicativa del Comune di Macerata viene puntualizzato che:

1)
La consegna a domicilio di cibi e bevande è sempre consentita con le cautele necessarie per assicurare la distanza interpersonale.

2) I mercati settimanali possono avere luogo. Gli operatori dovranno adottare misure organizzative adeguate per assicurare la distanza di almeno un metro tra le persone. Non saranno conteggiate le assenze degli  operatori che decidono di non partecipare al mercato.

3) Gli esercizi commerciali diversi dalle attività di ristorazione e bar, possono continuare a restare aperti se in grado di garantire il rispetto delle condizioni e delle distanze di sicurezza.

4) Il sabato e la domenica e in tutte le giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita (cioè tutti gli esercizi commerciali con superficie di vendita superiore a 250 mq)  e tutti gli esercizi posti all’interno dei centri commerciali (compresi bar e ristoranti) devono restare chiusi. Fanno eccezione solo i negozi (anche se con superficie superiore a 250 mq) che effettuano in modo prevalente la vendita di prodotti alimentari, le farmacie e le parafarmacie che devono comunque assicurare il rispetto delle distanze di sicurezza.

5) Estetisti e acconciatori, salvo diversa disposizione e /o interpretazione, devono restare chiusi in quanto non possono oggettivamente assicurare il servizio nel rispetto della distanza di sicurezza prevista.

6) I pubblici esercizi denominati Pub che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande non dissimile dai ristoranti, possono restare aperti dalle ore 6 alle ore 18. L’obbligo di chiusura resta per i PUB che somministrano prevalentemente bevande o che  svolgono congiuntamente attività di intrattenimento e svago.

7) Si potranno celebrare i matrimoni civili con la presenza dei soli due testimoni con il rigoroso rispetto delle prescrizioni inerenti la distanza fra le persone.

8) Gli impianti sportivi comunali sono tutti chiusi ad eccezione dello stadio Helvia Recina che potrà essere utilizzato per la pratica delle discipline di atletica leggera senza l’uso però degli spogliatoi. É sospesa l’attività delle palestre pubbliche e private, della piscina comunale, dei centri benessere, dei  centri culturali, dei centri ricreativi, delle bocciofile e dei centri sociali.

9) É sospesa l’apertura al pubblico del canile municipale ma restano garantite le urgenze.

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