di REDAZIONE –
GROTTAMMARE – Ancora un intervento virtuale dalle protagoniste di “Sguardi di donne”, la rassegna organizzata dalla Consulta per le pari opportunità del Comune di Grottammare e dall’assessorato all’Inclusività sociale che avrebbe dovuto svolgersi in queste settimane. La scrittrice Maria Teresa Di Francesco, ospite dell’incontro previsto per ieri, domenica 15 marzo, ha accolto la proposta del comitato organizzatore di mantenere un legame, seppur virtuale, con la platea degli spettatori, inviando l’intervento di presentazione del suo libro “I figli amano i propri genitori”. La rassegna “Sguardi di donne” si compone di otto appuntamenti che l’organizzazione provvederà, ove possibile, a ricollocare nel calendario delle manifestazioni cittadine.
Di seguito l’intervento di Maria Teresa Di Francesco sul suo libro “I figli amano i propri genitori – Le dinamiche invisibili che tutti i genitori dovrebbero conoscere!”.
«Leggere il titolo di questo libro, potrebbe indurre a considerare tale testo come uno dei tanti manuali volti ad elargire consigli su come essere bravi genitori, su come gestire il rapporto tra genitori e figli. Nulla di tutto questo. Questo è un libro che racconta delle storie che parlano dell’amore che i figli provano per i propri genitori. Utilizzando delle storie reali, ho inteso dare la possibilità al lettore, di aprirsi a nuove consapevolezze, a nuove conoscenze, a orizzonti sorprendenti nella loro imparzialità. Una visione diversa, semplice, chiara.
È naturale il pensiero: “i genitori amano i propri figli”! Innegabile! Lo si sente dire da più parti, e questo è pressoché scontato! E l’amore dei figli nei confronti dei genitori? In linea di massima è molto più insolito sentir dire: “I figli amano i propri genitori”. Forse è un luogo comune ma capita più sovente, di esprimere giudizi tipo: “i figli sono ingrati, sono egoisti, dopo tutto quello che i genitori fanno per loro”! La scelta di scrivere questo libro sull’amore dei figli verso i genitori è maturata osservando, durante i Seminari, ma soprattutto durante alcune sessioni individuali di Costellazioni Familiari, il rapporto tra genitori e figli e, come questo a volte, è fonte di grande dolore e sofferenza.
Aspettative esagerate, biasimi, risentimenti, paure, sensi di colpa, rabbia, sono in grado di inquinare il rapporto più sacro che come esseri umani possiamo vivere: quello tra genitori e figli. E allo stesso tempo, l’amore innocente, profondo che lega i figli ai propri genitori, può generare delle dinamiche che assumono un ruolo importante per la salute fisica, emotiva e spirituale dei figli. I figli amano incondizionatamente i loro genitori!
Tutti i componenti del sistema famiglia sono legati a tutti gli altri membri. Questo è innegabile! Qualsiasi cosa accade ad un membro del proprio gruppo familiare, qualsiasi cosa faccia, buona o cattiva che sia, tocca tutti gli altri componenti il sistema. Il legame più forte di tutti è quello tra i genitori e figli; agisce molto intensamente anche tra fratelli e sorelle e tra moglie e marito ma, a livello di genitori/figli il legame che si instaura è molto più forte, è un legame speciale. Le lealtà inconsce verso i propri genitori seguono delle “leggi” che possono sembrare bizzarre. I figli, ad esempio, molto raramente osano essere più felici dei loro genitori, pertanto, la figlia di una madre frustrata provvederà, per lealtà, a ricreare una frustrazione analoga, anche se le condizioni esteriori in cui si trovano sono diverse.
Tanto più ci si sforza di non somigliare ai genitori e tanto più la somiglianza si manifesta con il passare del tempo. La somiglianza con i genitori è come un elastico. Più lo si tira per prendere le distanze dai genitori, soprattutto quando si è giovani e, più forte tira indietro negli anni successivi. I bambini, a livello inconscio, ambiscono ad eguagliare i genitori nella sofferenza. Il legame dell’amore è così forte che li acceca e non sanno resistere alla tentazione di provare a prendersi cura dei genitori, a sostituirsi a loro facendosi carico della loro sofferenza.
Pur agendo per amore e credendo di fare del bene cominciano ad assumere il ruolo di padri o madri. Se necessario, sono pronti a dare la vita per loro! I figli amano con forza e sono fedeli ai loro genitori, sono fedeli soprattutto alla loro infelicità. Nessuno di noi è mai solo, ognuno porta dietro e dentro di sé i propri vissuti e i modelli, le dinamiche della famiglia di origine. Inconsciamente gli avvenimenti dolorosi continuano a perpetuarsi all’interno della famiglia e le conseguenze di tutto ciò ricadono sui figli che continuano a “pagare per le colpe dei genitori”.
La mia esperienza nell’ambito delle Costellazioni familiari mi ha aperto alla consapevolezza che il più delle volte la sofferenza è causata dalla mancanza di conoscenza e che i conflitti potrebbe essere interrotti semplicemente osservandone e comprendendone le origini. In questo libro ho voluto rendere evidenti e comprensibili ai lettori quelle “dinamiche familiari inconsce, nascoste” che sono alla base dei “disordini” che, all’interno della famiglia, causano quei conflitti che separano le persone anziché unirle. Solo partendo da una prospettiva che si basa sull’osservazione e sulle conseguenze che ne derivano, sul riconoscere e sull’accogliere consapevolmente il passato e la colpa così come sono, si può andare oltre la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male, tra giusto e sbagliato, tra migliore e peggiore, ed entrare nel “regno dell’amore”.
Le Costellazioni Familiari sono un metodo che colloca l’individuo nel suo contesto di appartenenza. Un metodo di osservazione e riconoscimento della realtà in cui le persone, rappresentando scenicamente il campo di influenza della propria famiglia, si aprono ad una conoscenza implicita, ad un sentire profondo, al “sentire che proviene dall’Anima”.
Alla base di questo sentimento, c’è un desiderio profondo di conoscere. percepire in modo diverso. Ne scaturisce una la sensazione di appagamento e fiducia che ogni partecipante sperimenta al termine di ogni sessione di Costellazioni Familiari. Qualcosa di inspiegabile accade, qualcosa di magico ma allo stesso tempo di estremamente reale, concreto, semplice e tangibile, in una dimensione dove essere in relazione con le proprie sensazioni e le proprie emozioni diviene essenziale e risolutivo.
Mi piace la libertà che ognuno può sperimentare quando è a contatto con il suo vero sentire, quando il giudizio viene meno, e l’identificazione con i propri pensieri lascia lo spazio a ciò che è vero nel profondo, l’amore».
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