di REDAZIONE –
ACQUAVIVA PICENA – I buoni spesa, previsti nel decreto dello scorso 28 marzo per l’acquisto dei beni di prima necessità da parte dei Comuni, a favore di famiglie e cittadini bisognosi, possono creare delle problematiche non solo nell’individuazione dei soggetti beneficiari, ma anche per la distribuzione, dato l’obbligo attuale del distanziamento sociale. La Banca del Piceno, nell’intento di agevolare il compito a Comuni e cittadini, propone di utilizzare la tessera sanitaria in sostituzione dei buoni cartacei, tramite la piattaforma ShoppingPlus.
«Ci sembra – commenta il Presidente della Banca del Piceno, Aldo Mattioli – una soluzione semplice ed economica. Naturalmente, l’iniziativa non ha nessun costo per Comuni ed esercenti, il costo della piattaforma lo sostiene la Banca del Piceno. Riteniamo che sia nostro dovere quello di favorire un rapporto collaborativo tra le diverse componenti sociali e istituzionali per il benessere della comunità».
Il meccanismo è semplice: il Comune aderisce alla piattaforma gratuitamente e s’incarica di creare una rete di esercenti che aderiscono in città e “ricaricano” le tessere sanitarie degli aventi diritto, che saranno usate al posto dei buoni spesa. I cittadini vengono informati su modalità d’uso ed importo disponibile, si recano dall’esercente convenzionato e pagano con la tessera sanitaria in una o più transazioni: l’esercente, da parte sua, legge il codice a barre della tessera sanitaria dell’acquirente e verifica la disponibilità massima di quanto assegnato dal Comune alla persona.
I Comuni interessati possono avere informazioni visitando il sito della Banca del Piceno oppure scrivendo a info@bancadelpiceno.bcc.it
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