Via Palmaroli, inaugurazione in streaming nel vecchio incasato di Grottammare

di REDAZIONE –

Il sindaco Piergallini: «Un unicum nella storia di Grottammare e nel territorio che un taglio del nastro venga fatto a casa di ciascun cittadino» –

GROTTAMMARE – Studiosi, artisti ed esperti di turismo e paesaggio interverranno al primo taglio del nastro “social” della Città di Grottammare. L’evento, annunciato nei giorni scorsi per domenica 10 maggio, saluta il completamento dell’opera di riqualificazione della strada di accesso al vecchio incasato, che ha restituito alla via Palmaroli le atmosfere di un tempo. L’inaugurazione sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook “Città di Grottammare”, a partire dalle ore 16.30. L’iniziativa non prevede la presenza di pubblico sul posto. Si svolgerà, infatti,  nel rispetto delle disposizioni normative attualmente in vigore per limitare la diffusione del Coronavirus.

«L’opera era pronta da settimane – dichiara il sindaco Enrico Piergallini –. Un cantiere così importante, dunque, andava aperto e festeggiato al più presto, per rendere finalmente fruibile questo accesso rinnovato al vecchio incasato, che completa il restyling del volto del borgo. Lo festeggiamo nelle modalità consentite in questo periodo e sarà forse un unicum nella storia di Grottammare e nel territorio che un taglio del nastro venga fatto a casa di ciascun cittadino attraverso una diretta streaming. Tanti ospiti ed interventi per raccontare il significato di un’opera che anticipa l’ingresso al paese alto, attraverso un intervento di riqualificazione che toglie l’asfalto per costruire un lastricato di pietre e mattoni. Un lavoro che sostituisce alla bruttura del catrame del presente la bellezza di una storia che si rinnova».

Il programma dell’iniziativa prevede in apertura il saluto del sindaco Enrico Piergallini e dell’assessore alle Opere Pubbliche Manolo Olivieri, oltre all’intervento dell’architetto Liliana Ruffini responsabile dell’Area Gestione  del Patrimonio, che illustrerà i dettagli della riqualificazione, dalla progettazione alla realizzazione.

Una serie di ospiti in collegamento arricchirà la diretta streaming: gli archeologi Sara Capriotti e Marco Menichini racconteranno i “precedenti” storici della via Palmaroli e il rinvenimento dei cardini dell’antica porta di accesso alla città, Porta Maggiore, che ha caratterizzato il primo stralcio dei lavori di riqualificazione della strada; il presidente Fiorello Primi del club “I Borghi più Belli d’Italia”, che nei giorni scorsi ha annunciato la messa a punto di un modello di gestione turistica compatibile con le attuali norme vigenti da proporre a tutta la rete dei Borghi; la giornalista di viaggi Erika Mariniello.

Ancora tra gli ospiti, Filippo Palmaroli, discendente della nobile famiglia che partecipò alla revisione architettonica dell’accesso al borgo, per offrire un contributo storico sulla Grottammare del passato. Dall’Austria, la partecipazione straordinaria del Maestro Lito Fontana, il musicista italo-argentino annoverato tra i migliori trombonisti del mondo, molto legato alla Riviera.  Nel programma dell’evento, anche l’intervento musicale dei Menestrelli Ermanna e Tonino, per chiudere, infine, con il cabarettista Marco Passiglia. A tenere le fila dei collegamenti, lo speaker Luca Sestili.

L’OPERA
L’evento racconterà l’opera di riqualificazione di via Palmaroli, la strada cioè che dal palazzo de L’Ospitale conduce all’ingresso al borgo. Una progettazione realizzata in due stralci (2015 e 2018) e comprendente sia i lavori necessari a sostituire il  manto di asfalto con un piano di calpestio più in sintonia con le architetture del vecchio incasato di Grottammare, sia interventi di rinnovamento della rete dei sottoservizi. Oltre che per le specifiche finalità, l’opera si caratterizza anche per l’inaspettato  rinvenimento dell’antica porta principale del borgo, fino a quel momento nota  solo attraverso le testimonianze storiche. Nel corso della prima parte delle opere, infatti,  tornarono alla luce le fondamenta dell’impianto architettonico dell’ ingresso, i cui resti sono oggi ben visibili in Largo di Porta Maggiore. Era stabilito da tempo che l’inaugurazione avrebbe dovuto svolgersi il 22 marzo, ma come altri eventi venne cancellata a causa dell’emergenza epidemiologica.

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