di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Pasqualino Piunti ha firmato il 18 maggio un’ordinanza che vieta l’installazione e l’attivazione sul territorio comunale di impianti di SRB per telecomunicazioni con tecnologia 5G. Riportiamo i passaggi più eloquenti del provvedimento: «Il 5G è una tecnologia potenzialmente pericolosa perché si basa su microonde a frequenze più elevate delle precedenti versioni” e che “proprio per il carattere di novità, tecnologie del genere dovrebbero valutare l’impatto e prendere in considerazione il rischio eventuale attribuibile a tale intervento prima che lo stesso sia realizzato, potendo fare ancora valutazioni ex-ante sul se e come realizzarlo.
Malgrado la sperimentazione del 5G sia già stata avviata, non esistono studi che, preliminarmente alla fase di sperimentazione, hanno doverosamente fornito una valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di milioni di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno a sommarsi a quelle esistenti ed ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G, ecc.., oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi.
Il 18 febbraio 2020 il Consiglio Regionale Marche ha approvato la mozione n. 569 concernente: “Sperimentazione 5G e potenziali rischi per l’uomo”, che tra le altre cose recita: “a disporre che l’Arpam prima del rilascio di pareri, ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale 30 marzo 2017, n. 12, su installazioni con tecnologia 5G, acquisisca preventivamente i pareri delle autorità sanitarie competenti in materia, relativamente ai possibili rischi per la salute della popolazione esposta” e che “spetta al Sindaco la vigilanza, per quanto di competenza, in ordine alle conseguenze di ordine sanitario, che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale».
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