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CAMERINO – Nell’ambito del progetto europeo ARCH si svolgerà domani, giovedì 28 maggio, un incontro tra i partner del progetto e i principali stakeholders nazionali e locali interessati alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Si tratta di un primo passo concreto verso una cooperazione stabile e proficua tra il mondo della ricerca e i soggetti che possono, con le loro scelte, promuovere azioni efficaci nella protezione dei nostri territori dalle conseguenze di eventi naturali disastrosi. Rettore dell’Università di Camerino e Sindaco di Camerino introdurranno i lavori che vedranno il coinvolgimento della Protezione Civile, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Marche e di numerosi altri stakeholders.
ARCH (Advancing Resilience of historic areas against Climate-related and other Hazards) è un progetto di ricerca selezionato dalla comunità europea all’interno del programma Horizon 2020 e prevede complessivamente un finanziamento di 6 mln di Euro. Il progetto coinvolge 15 partner, tra enti di ricerca e amministrazioni di diversi stati membri, e sarà orientato allo studio di nuovi strumenti per migliorare la sicurezza dei beni culturali e la resilienza delle città d’arte nei confronti di rischi ambientali.
Camerino, insieme a Bratislava e Valencia costruiscono situazioni di particolare interesse, dove un patrimonio culturale di particolare rilevanza è esposto a rischi naturali di diversa natura. Su questi casi studio verranno sperimentate tecnologie innovative di protezione e verranno elaborati nuovi strumenti operativi per la pianificazione degli interventi di miglioramento della sicurezza e per la valorizzazione del patrimonio storico culturale.
All’interno del gruppo internazionale, gli esperti del Comune di Camerino collaboreranno con un gruppo interdisciplinare di ricercatori di UNICAM che comprende studiosi di Ingegneria Sismica, Chimica dei Materiali, Restauro, Geologia e Sistemi di Monitoraggio. Il gruppo sarà coordinato dal prof. Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria delle Strutture. Interverranno al dibattito anche gli altri due partner nazionali di ARCH: Enea e INGV. Si tratta di un ulteriore riconoscimento della qualità della ricerca UNICAM a livello internazionale e di uno studio che può aprire nuove prospettive per la riduzione del rischio sismico di Camerino e di tutta l’area montana limitrofa, ricca di testimonianze storiche da proteggere e valorizzare.
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