di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo tre mesi, stamane il Centro diurno socio educativo “Arcobaleno” ha riaperto i suoi cancelli: la sospensione delle attività derivante dall’emergenza Covid ha reso necessario intraprendere un non facile percorso di riorganizzazione secondo le modalità operative stabilite dalla Regione. “L’Arcobaleno” riparte, dunque, secondo quanto predisposto dalla linee guida regionali, con il 50% degli utenti che, proprio per ridurre ulteriormente il rischio di contagio, frequenteranno il Centro in due turni ( 9 – 13 e 14-18): i familiari degli altri utenti hanno chiesto espressamente la possibilità di farli tornare a settembre. Con la riapertura, inoltre, è stato anche riattivato il servizio di trasporto (nonostante le direttive regionali prevedano la ripartenza a settembre) con mezzi che vengono costantemente sanificati. Inoltre, alla frequenza al Centro si aggiunge per le famiglie la possibilità, concertata con le Unità Valutative di competenza, di avere interventi domiciliari erogati dagli stessi operatori della struttura. Purtroppo in questa fase, le procedure per il cambio di gruppo di utenti, l’igienizzazione e il triage non rendono possibile la somministrazione dei pasti in struttura.
«Siamo molto felici di questa ripartenza, una delle prime in tutta la Regione Marche se non la prima in assoluto per quanto riguarda un centro diurno per disabili – sottolinea l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni che ha voluto presenziare al momento di riapertura – É stato un lavoro lungo e certosino da parte di tutti i soggetti preposti che alla fine ha dato i frutti sperati. Ringrazio pertanto i componenti Uoses, l’organismo preposto dalla delibera regionale n. 600 alla definizione dei protocolli, l’Ambito Territoriale Sociale n. 21, tutto il personale del Servizio Politiche Sociali ed in particolar modo la Dirigente ed il Direttore del Servizio. Ringrazio la cooperativa Coos Marche che si è spesa in maniera importante per la riapertura. Ed infine mi sento di ringraziare le famiglie degli utenti che hanno dovuto affrontare un periodo non semplice e che ora stanno rivedendo, come si suol dire, la luce».
«La riapertura dell’Arcobaleno – aggiunge l’assessore Carboni – è stata resa possibile anche dall’investimento che l’Amministrazione Comunale ha compiuto per garantire le massime misure di sicurezza: stiamo parlando di 50mila euro che spenderemo in più solo per arrivare alla fine dell’anno, con l’auspicio che nel frattempo si possa tornare al più presto alla normalità. Siamo sempre pronti – conclude Carboni – a valutare le richieste delle famiglie che hanno in carico un soggetto disabile per attivare, anche velocemente, come sempre fatto, misure di sollievo a sostegno della stessa. L’importante è che queste esigenze siano fatte presenti agli uffici dei Servizi sociali e non ad altri soggetti».
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