di REDAZIONE –
ANCONA – Cambiare i criteri di ripartizione del fondo nazionale, tra i Comuni marchigiani, per sostenere anche gli inquilini in difficoltà economiche a causa dell’emergenza Covid-19. È la scelta che sta accelerando la Regione, attuando le opportunità offerte dal decreto “Cura Italia”. L’esecutivo ha individuato nuove modalità di riparto del fondo nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli, prevedendo, tra le motivazioni per accedervi, la perdita di reddito dovuta al coronavirus. Per rimodulare i criteri di assegnazione dei fondi ai Comuni, ha chiesto al Cal (Consiglio delle autonomie locali) il prescritto parere preventivo. «L’emergenza Covid-19 ha evidenziato nuove povertà e fatto emergere situazioni di difficoltà economiche in strati sociali normalmente non disagiati – ha evidenziato la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Edilizia – Diamo una mano a quelle famiglie che, seppure temporaneamente, non hanno sufficiente liquidità per pagare gli affitti, estendo a loro la possibilità di richiedere i fondi alle rispettive amministrazioni comunali». Al Cal è stato chiesto di condividere, per il 2020, la scelta di estendere il fondo a tutti i comuni marchigiani e non solo ai capoluoghi di provincia e a quelli ad alta tensione abitativa. Inoltre la possibilità di ampliare la platea dei beneficiari ai richiedenti che, pure in mancanza di un provvedimento esecutivo di sfratto, certifichino una diminuzione del reddito, causa Coronavirus, nel trimestre marzo/maggio 2020. Pertanto quest’anno gli inquilini di abitazioni private e pubbliche (anche di edilizia residenziale pubblica), con reddito ISEE tra zero e 26 mila euro, avranno la possibilità di accedere al fondo nazionale, in maniera complementare e alternativa all’intervento straordinario regionale già previsto per il sostegno al pagamento dei canoni locativi (delibera Giunta regionale n.746 del 15 giugno 2020).
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